domenica 22 febbraio 2009

Inner landscape


Ci sono paesaggi interiori che hanno bisogno di un nuovo tempo e di un luogo antico per potersi svelare.
Alle volte riappaiono a poco a poco nei dintorni della nostra vita stracciata e massacrata,
come un fuoco che si accende con fatica,
fra la legna umida di pianto e sotto alle mani che hanno paura di allungarsi verso un futuro ignoto.

E’ un tramonto che ritorna a ricordarci che non siamo mai soli ad attraversare l’inverno
e che l’ardore necessario per superare le intemperie della nostra coscienza
viene custodito negli occhi di chi sai amare.
Nutrito dalle stesse emozioni, dalle parole nude, dai silenzi sicuri, dal sentimento di appartenenza.


Sono paesaggi che hanno bisogno di poche sfumature di pelle per essere accarezzati
e di uno sguardo consapevole per poter essere riconosciuti.

Un uomo, una donna, un amico,
un fuoco sempre vivo e attimi di felicità condivisa.
Null’altro è necessario per ritornare a vivere.
Null’altro.


«C'è un paesaggio interiore, una geografia dell'anima; ne cerchiamo gli elementi per tutta la vita. Chi è tanto fortunato da incontrarlo, scivola come l'acqua sopra un sasso, fino ai suoi fluidi contorni, ed è a casa.»
Tratto da "Il Danno" di Josephine Hart

* Le foto che ritraggono la Val di Fiemme sono di Giorgio L.

1 commento:

Anonimo ha detto...

“Due occhi grigi fissavano i miei e trattenevano loro e me,immobili.Una strana calma mi invase.Mandai un sospiro,come se ad un tratto avessi cambiato pelle.Per un attimo,solo per un attimo,avevo incontrato uno come me,un altro della mia specie.Ci eravamo riconosciuti”
“Del suo corpo non ho molto da dire.Era semplice ed essenziale.Non potevo sopportarne la mancanza…Mi gettavo su di " lui " come sulla terra..Volevo il mio paradiso in terra,ora che avevo udito la canzone che ti fa vibrare da capo a piedi..l’abbacinante esplosione da cui era uscito il mio vero io..Inebriati dal potere che avevamo di creare il nostro splendido universo”.
"Chi ha subito un danno è pericoloso, sa di poter sopravvivere"
"Generalmente si ama la vita più dell'amore più sacro. In questa consapevolezza sta il principio della nostra crudeltà e della nostra sopravvivenza".
J.Hart - Il danno