sabato 11 aprile 2009

La Primavera e le sue erbe: l'ortica


Questa erbacea, che possiamo definire burbero-benefica, se da un lato mostra subito il suo lato aggressivo per difendersi da nemici voraci, dall'altro si dimostra una pianta molto interessante in cucina.
Il suo nome deriva dal latino urere (bruciare) e nel nostro territorio ne esistono due specie di cui la più conosciuta è la Urtica urens alta poco più di mezzo metro.
Ha foglie a forma di cuore, con margine seghettato a grandi denti triangolari, ricoperte da peli urticanti, il cui apice a capocchia si spezza al tocco più lieve emettendo un liquido irritante di cui conosciamo bene le conseguenze.

Attorno a questa piante sono nate e resistono ancora oggi molte leggende, storie, credenze popolari che le attribuivano virtù magiche.
Ma il lato, forse, più trascurato da sempre è quello del suo uso in cucina.
Questa pianta da infestante ed aggressiva si può trasformare in una delizia dal sapore delicato ed aromatico degna protagonista di piatti semplici ma accativanti e dall'elevato valore nutrizionale.
Gli inconvenienti che presenta sono solo apparenti: basta tener presente che i peli urticanti delle foglie si neutralizzano sia con una semplice lavata che con la cottura, anche brevissima.


Risotto con l'ortica e bruscandoli

ingredienti:
350 g di riso vialone nano
150 g di cime di ortica
100 g di bruscandoli
1 spicchio d'aglio
50 g di grana padano
70 g di burro
olio extravergine di oliva del Grappa dop
sale e pepe q.b.

Lavate le cime di ortica e scottatele in acqua bollente e salata a cui aggiungerete qualche goccia di limone per preservare il colore dell'erba, quindi scolatele e frullatele con il mixer utilizzando un paio di cucchiai della loro acqua di cottura e un cucchiaio di olio fino ad ottenere una salsa.
Tenete da parte la restante acqua di cottura che userete per allungare il riso mentre lo cucinate.

Tritate finemente i bruscandoli e fateli appassire in una casseruola con poco olio e lo spicchio d'aglio tritato.
Unite il riso e fatelo tostare bene, quindi aggiungete la salsa di ortiche preservandone un cucchiaio per la decorazione dei piatti.
Continuate la cottura del riso aggiungendo al bisogno qualche mestolo dell'acqua di cottura delle ortiche.
Prima che la cottura sia completa, spegnete il fuoco e aggiungete il burro e il grana mantecando il riso. Finite con una generosa macinata di pepe

Impiattate con uno stampino a forma piramidale decorando con qualche fiore di viola del pensiero e con un pò di salsa di ortica.
Vino consigliato: Alteo Rosato di Bonollo G.

Nessun commento: