martedì 27 luglio 2010

Messner Mountain Museum Firmian

All’inizio sembra molto incongruo trovare delle statue buddiste o delle ruote da preghiera tibetane in un castello dolomitico poco distante da Bolzano tra reperti di attrezzature delle prime scalate alle vette himalayane e dolomitiche, ma poi riflettendo si riesce a comprendere molto dello spirito che ha animato R. Messner nell'ideazione di questo museo che rappresenta un luogo d’incontro tra la montagna e l'uomo alla ricerca di se stesso.

"Volevo salire in alto per arrivare con lo sguardo in fondo alla mia anima" scrive Messner in una delle targhe didascaliche che accompagnano il visitatore lungo il percorso museale. Si capisce così il perché di tanti reperti che all'apparenza sembrano così diversi e distanti tra loro ma che invece appartengono tutti all'anima dell'alpinista.

Il museo della montagna creato da Messner all’interno di castel Firmiano può lasciare un po’ spaesati, anche per il contrasto tra l’antica pietra delle mura e delle torri ed il moderno ferro e vetro della sovrastruttura creata per contenere le opere e le testimonianze; si riconosce però e si apprezza l’idea di far percorrere al visitatore i sentieri montani ricreati con scale e scalette, e di sviluppare il percorso in verticale nelle torri del castello per ricreare in piccolo i dislivelli che incontra chi cammina in montagna.

Il percorso espositivo si snoda tra le torri, le sale, i cortili ed offre al visitatore una visione d’insieme dell’universo montagna. Opere, quadri, cimeli, reperti naturali sono stati scelti da Reinhold Messner per raccontare lo stretto rapporto che unisce l’uomo alla montagna, l’orogenesi delle catene montuose, il legame tra montagna e religione, la maestosità delle vette più famose del mondo, la storia dell’alpinismo e l’odierno turismo alpino.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un incontro di diverse culture, che in un primo momento sembra che stonino con tutto il resto..
Salendo e riscendendo quelle scale si capisce la solitudine che hanno vissuto tutti gli scalatori.. "Le grandi imprese si compiono a prezzo di grandi pericoli" Mi è rimasto il ricordo della stanza in memoria del fratello di Messner morto su quelle cime..
Una visita ad un "museo" diverso dal solito.
Aly