domenica 16 gennaio 2011

Il ritorno della luna al Passo


Dopo qualche giorno di lontananza sento la necessità di riprendere quel filo karmico che mi lega, come in un rapporto d'amore indissolubile, alla montagna.

Così ieri decido di salire al Passo Rolle per una breve escursione pomeridiana.

L'intenzione è quella di salire al Cristo Pensante delle Dolomiti, posizionato da un anno sulla cima del monte Castellazzo sopra il Passo Rolle, per poter fare qualche foto con la luce del tramonto e la contemporanea presenza della luna.
Ma purtroppo le condizioni del manto nevoso e la pista non battuta mi costringono a rinunciare, almeno per il momento a questo progetto.
Dai pianori sottostanti al Castellazzo mi riporto, lungo il sentiero estivo, alla Malga Costoncella godendo di quel silenzio magico che appartiene alla montagna nei minuti che precedono il tramonto.
Osservo alla mia destra i contrafforti rocciosi della parete sud della Marmolada colorarsi leggermente di un giallo sfumato mentre a ovest il sole inizia la sua discesa dietro la catena del Lagorai.

Nello scricchiolio attutito dai scarponi sulle neve riconosco una a una le voci amiche; il cristallo di ghiaccio che si spezza, il volo lento di un gracchio alpino che, posandosi, scrolla la neve dal ramo; uno schianto di legno secco.
Anche la neve sembra parlarmi; dapprima luminosa, a poco a poco si ritrae opaca secondo le pieghe del terreno e l'esposizione al sole.

Le impronte sulla neve del camoscio, della lepre, o della volpe mi sono diventati oramai familiari, svelandomi i segreti di un peregrinare inquieto alla ricerca di cibo o di una fuga improvvisa.

Mi giro a guardare sulla cima del monte e mi accorgo che nella luce del tramonto è visibile la croce con accanto la statua del Cristo Pensante.

Penso che per Lui questo sia proprio il luogo ideale (le dolomiti). Un luogo che gli permettono di guardare con pensiero preoccupato  verso valle il mondo che corre con sempre più frenesia.

Quassù, al contrario, tutto risulta slow in una dimensione più naturale dove non dobbiamo combattere con tutte le nostre forze per tentare di vincere lo stress del lavoro e della quotidianità.


Quassù bastano due passi fuori dalle piste per capire, guardandoci attorno, quali sono i veri valori della vita che ci è stata donata.

Ora il silenzio del crepuscolo avvolge tutta la montagna, e la luce del tramonto dona un colore particolare alle cose.
Ancora una volta con grande fatica mi rimetto in movimento per scendere......
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2 commenti:

Costantino ha detto...

Bellissime montagne,bei tramonti,
bellissimi colori,il tutto accompagnato da testi appropriati.

mario ha detto...

@ Costantino .. ho dato una sbirciatina al tuo Blog.
Una cosa veramente simpatica, penso che tornerò volentieri ogni tanto a darci una sbirciatina.