mercoledì 9 febbraio 2011

Trekking del Cristo Pensante

Ho un appuntamento rimandato un mese fa al Passo Rolle: obiettivo la salita al Castellazzo, o meglio conosciuto come Trekking del Cristo Pensante. So di certo che non c’è molta neve, presumo meno di un metro, e spero anche che la pista sia battuta, visto che da è da un pò che non piove o nevica e con il bel tempo sono certo che molti sono passati in escursione.
Visto che siamo in anticipo, parcheggiamo alla Malga Rolle per allungare leggermente l'escursione, e per evitare, almeno nella parte iniziale la fila di persone che salgono dal Passo. La pista è comunque battuta e così faccio il primo errore: quello di non portare con me le ciaspe.

Avanziamo verso la malga Costoncella, che lasciamo alla nostra sinistra per affrontare la dorsale che ci porta con facilità agli impianti di risalita del Costazza e con breve risalita al Rifugio Capanna Cervino.

E qui avviene il secondo errore perché diamo ascolto alla ragazza del rifugio che ci dice che, a causa di una prova di allenamento che si sta svolgendo sulla pista nord, non ci farebbero passare per il tracciato estivo del sentiero. L'unica possibilità, secondo Lei è quella di aggirare il Costazza a est passando per la Baita Segantini.

Il problema si presenta una volta raggiunta la Baita. L'unica pista battuta è quella che scende verso la Val Venegia. Del sentiero estivo R01 che dovrebbe condurci ai piedi del pendio nord del Castellazzo non c'è alcuna traccia. Così dobbiamo battere pista ed io, senza le ciaspe, affondo e annaspo ad ogni passo.

Impieghiamo quasi due ore per compiere tutto il giro e riportarci all'incrocio con il sentiero diretto che sale dalla Capanna Cervino.
Sono stanco e sfinito e non me la sento proprio di intraprendere la salita, che nell'ultimo tratto è discretamente ripida, che porta alla croce di vetta dove due anni fa è stata deposta la statua del Cristo Pensante.

Così a malincuore lascio ripartire gli amici per la salita ed io provo a scendere per la diretta verso la Capanna Cervino. Vedo la pista preparata per l'allenamento ma nessuno mi ferma mentre attraverso la pista, e così in dieci minuti circa sono al Rifugio.
L'ascensione al Cristo Pensante è nuovamente rimandata.

nota
Il percorso che conduce alla vetta del Monte Castellazzo è stato battezzato come Trekking del Cristo Pensante delle Dolomiti in virtù del posizionamento di una statua marmorea che raffigura il Cristo Pensante sulla cima a fianco di una grande croce di ferro. L’iniziativa è maturata grazie all’impegno di diverse persone che hanno voluto realizzare un itinerario che si snodasse in un contesto ambientale capace di destare uno spirito meditativo nell’escursionista.

Se da una parte è vero che il cammino alla cima si svolge in un contesto ambientale magnifico, capace effettivamente di evocare riflessione, dall’altra bisogna anche dire che nei periodi di maggior concentrazione turistica estiva lungo il tracciato si respira più un'aria dal sapore “commerciale” piuttosto che meditativa vista la mole di persone che si incontrano lungo il cammino.

Per questo motivo, se si vuole effettivamente assaporare nel silenzio il panorama offerto dalla cima e riscoprire il significato spirituale e meditativo della salita, si consiglia di evitare i periodi estivi caratterizzati dalla ressa.

La vetta è un vero e proprio balcone con vista privilegiata sul settore nord del Gruppo delle Pale di San Martino.
Le bellissime pareti ovest e nord delle cime Mulaz, Bureloni, Vezzana e Cimon della Pala si mostrano in tutta la loro imponenza, in particolare nel pomeriggio quando sono illuminate dal sole. Grandi vedute si godono anche sul Gruppo del Lagorai (a sud) e sulla catena di Cima Bocche (a nord).


* le foto 2, 7, 8, 9, 10 e 11 sono pubblicate per gentile concessione di Claudio G.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

una bellissima escursione Mario
una giornata favolosa, piena e ricca di sole, di azzurro,
di neve... di pace...

la salita non è stata sempre facile
ma quando si è in cima il cuore si fa così leggero
che sembra voler spiccare il volo...

ed è proprio bello fermarsi lassù
e prendersi quel po' di tempo
"per pensare, per pregare, per sorridere"
insieme al Cristo Pensante...

un grazie con il mio cuore a te e a tutti i ragazzi

mariangela

Anonimo ha detto...

Ciao.. proprio una bella escursione.. non sapevo di questa statua, eppure un pò lo conosco questo mondo fantastico.. come sempre fai venire una certa "invidia" nel non esserci... :-)
Aly