lunedì 12 settembre 2011

Lagorai: giro del Montalon



Partenza: Hotel Rifugio SAT Lagorai (1.300 m)
Massima elevazione: Forc. Val Sorda  (2.256 m)
Dislivello complessivo: 1.270 mt
Distanza: 18 km
Tempo: 7 h e 10'
Difficoltà: impegnativa per lunghezza e dislivello





Questa è una escursione discretamente impegnativa non tanto per il dislivello, che comunque resta pur sempre di 1.200 metri, quanto per la lunghezza. Infatti si tratta di un mini trekking di circa 18 km, da farsi in giornata, quindi per camminatori allenati.
Nessuno vieta comunque, avendo una tendina e un certo spirito d'avventura, di spezzare il percorso in due giornate campeggiando al Montalon o al lago Stellune.

In compenso si attraversano dei paesaggi sicuramente tra i più belli del Lagorai, toccando ben quattro magnifici laghetti: il Lago di Montalon, presso la forcella omonima, il Lago delle Stellune, i due Laghetti delle Buse Basse vicino a Forcella Valsorda.
Il segreto per fare queste "scalcagnate" senza soffrire troppo, almeno per chi scrive, oltre ad un buon allenamento beninteso, è quello di prendersela comoda.

Quindi partire prima possibile, e poi andare ad un ritmo lento in modo da diluire lo sforzo nell'arco di tutta la giornata, concedendosi molte soste o pause ristoratrici, e soprattutto contemplative E' il modo migliore per andare in montagna, senza l'assillo dell'orologio: guardare i panorami, osservare flora e fauna, fare fotografie, soste di riflessione e di silenzio.


Da Strigno, in Valsugana, si risale la Val Campelle (indicazione per Rif. Crucolo) fino al Rifugio Hotel SAT Lagorai (1.300 mt) dove si lascia l'auto.
Si segue il sentiero cai 362 che ci porta ai prativi sotto la Malga Montalon lasciandoci alle spalle l'ombra della peccetta.
Poco prima di lasciare il bosco è d'obbligo una breve sosta al capitello in legno dedicato a San Antonio di Montalon.


Montalon era la più vecchia malga del Lagorai purtroppo non più in uso, che conservava l'originaria tipologia delle baite di un tempo.
Al basamento costruito con sassi a secco si sovrapponeva la struttura lignea costituita da travi intrecciati tra loro.
La copertura era originariamente in scandole di larice o abete.



Dalla malga, sempre per sentiero ripido ma ben segnato, rimontiamo successivi costoni fino allo splendido Lago Montalon in circa 30-40 minuti.
Poco distante dal lago c'è la forcella omonima,  dove una volta raggiunta svoltiamo a destra per segnavia 322, proseguendo in costa con leggeri saliscendi per circa 2 km, fino a quando scorgiamo più in basso lo splendido Lago delle Stellune.


Anche il lago delle Stellune è un posto favoloso per piantarci la tenda.
Proseguendo sempre verso est arriviamo con leggera salita alla Forcella Valsorda, il punto più elevato del percorso a quota 2.256 m, dove è possibile osservare lungo la dorsale nord del Montalon numerosissime tracce di trinceramenti e ricoveri della Prima Guerra Mondiale.
Ora lasciamo per un momento il sentiero per puntare per comodi prativi direttamente ai Laghi delle Buse Basse.
  Per tracce, scendiamo al primo laghetto visibile, poiché il sentiero si tiene distante verso nord. Qui giunti, ci affacciamo verso valle a scorgere il secondo e più grande lago, circa 50 metri più in basso
E' sicuramente il luogo più bello del percorso; un posto che ci induce a fermarci e, nel silenzio più assoluto, a riflettere. La Storia ci dice che sulle rive di questo lago, migliaia di anni fa, gruppi di cacciatori preistorici accendevano i fuochi dei loro accampamenti.


Lasciamo a malincuore le fantasie e le riflessioni che ci induce questo luogo e andiamo a recuperare il sentiero che abbiamo abbandonato sotto forcella Valsorda nel punto in cui incrocia il segnavia 317 che piega decisamente verso sud e che ci permette di rientrare con un lungo traverso in parte esposto fino a Malga Valsorda Seconda a quota 1.900 m.


Qui si hanno due alternative: scendere per la comoda, ma eterna, strada forestale sterrata, oppure proseguire per il sentiero 317 nel bosco fino nel fondovalle e, prima del ponte Conseria, seguire a destra le tracce di sentiero che risparmiandoci quasi 3 km abbondanti di strada asfaltata, ci permette di raggiungere il punto di partenza passando per Malga Zoppetto.

E' un percorso poco frequentato, ad eccezione della prima parte, mentre il più classico itinerario che parte dal Passo Manghen è frequentato.
Questo percorso ci permette di vedere un angolo di Lagorai inedito con paesaggi grandiosi e selvaggi.


lago delle Buse Basse al tramonto con sullo sfondo cima D'Asta




1 commento:

Silenzi d'Alpe ha detto...

Mi piacerebbe vedere i posti dove mio nonno è stato in guerra. Sarebbe e interessante farlo con lui. che oggi avrebbe 107 anni !

Ciao e a presto sui Blog