venerdì 7 ottobre 2011

La magia dei faggi in autunno

I porcini sono conosciuti ed apprezati da molte persone, ma solamente i veri appassionati cercatori di funghi possono rispondere senza alcun dubbio ad una domanda forse solo apparentemente provocatoria. Esiste maggior felicità di quella che si prova nel trovare gli ultimi edulis della stagione in una faggeta vestita dai colori e dai silenzi d'autunno ?

E' questo il momento magico del bosco oramai abbandonato dai cercatori frettolosi e vocianti dell'estate , dei silenzi che raccontano storie e favole di anguane e salbanei, di folletti e gnomi.
E' questo il momento magico delle albe nebbiose, dei colori smorzati del bosco verde-arancio-giallo in tante tonalità che a tratti una luce misteriosa rende più evidenti nel sottobosco che ha smesso la sua veste estiva.

Senza dubbio, tra gli innumerevoli habitat di crescita di specie fungine, quello in assoluto più ammaliante e quasi mistico per il sottoscritto è la faggeta in autunno.
A prescindere dalla quantità e dalla qualità degli esemplari che è possibile rinvenire sotto i suoi alti fusti, ritrovarsi in un bosco alpino agli inizi dell'autunno è oltremodo piacevole, vuoi per le temperature più miti, vuoi per il silenzio "assordante" di cui si può godere.

La faggeta pura (Fagetum), nella zona alpina è oramai ridotta a pochi nuclei. Più spesso è dato ritrovare il faggio mescolato, in alta quota con l'abete bianco (abies alba) e con l'abete rosso (Picea Excelsa), ma anche con l'acero di monte (Acer pseudoplatanus).

Mentre a quote più basse si accompagna spesso con il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), il maggiociondolo (Laburnum anagyroides), il nocciolo (Corylus avellana) e il pioppo tremolo (Populus tremula).    Inoltre in determinate e particolari zone della Valsugana e nei contrafforti meridionali del Lagorai anche con il pino silvestre.
Il connubio tra faggio, abete bianco e pino silvestre è oramai abbastanza raro e testimonia l'azione, sul clima di queste zone, di venti umidi meridionali.

Così, in questo inizio d'autunno particolarmente caldo e secco, saranno proprio queste le zone in cui la nostra ricerca degli edulis avrà maggior successo: la valle del Vanoi, Val Campelle e Val Calamento e infine la Val di Sella sono le zone particolarmente vocate a dare i migliori risultati.

Buona ricerca.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Queste sono le foto dei tuoi "migliori risultati" di questo fine settimana?

Spero di si' e che tu ti sia finalmente divertito!

Alla prossima "buona ricerca"

Ciao ciao

Maria