lunedì 28 gennaio 2013

...tracce sulla neve

.....ricordo....
...e rimango immobile....
così....
per minuti e minuti,
senza muovere un braccio,....
senza alzare un dito...
Alla fine riapro gli occhi dal sogno e mi accorgo che sulla neve ci sono delle tracce che prima non avevo osservato.

Nel silenzio ovattato dalla neve, anche gli animali più schivi, affamati e in cerca di cibo diventano quasi meno sospettosi e, anche se resta sempre difficile un loro avvistamento, il fondo innevato manifesta involontariamente la loro presenza.
Sono tracce evidenti e nitide perché il manto nevoso è compatto ma non troppo alto e umido, e dopo l'ultima nevicata non è ancora passato nessuno.

Questa neve, inoltre, non ha ancora subito quei sbalzi termici tra il giorno e la notte che permettono la sua trsformazione. Nel mantello candido della neve appena caduta posso così scorgere le orme di una timida volpe a caccia di piccole prede, molto simili all’impronta di un cane o di un lupo.
E in un punto posso notare anche le sue fatte.....

Sembra a prima vista un luogo abbandonato ed oltremodo silenzioso, ma una volta addentrato nel bosco, dietro le casare e la malga chiusa dopo la transumanza, mi accorgo che in realtà non lo è affatto: sul manto bianco sono evidenti ora anche alcune tracce del passaggio di un capriolo o cervo in cerca dei pochi fili di erba secca e dura che le fronde dei pecci hanno protetto dalla neve.

Fa uno strano effetto camminare con le ciaspe su una coltre di neve dove nessuno è ancora transitato.
 Sono da poco passate le feste, e forse abbiamo tutti bisogno di questa coltre bianca che ci porti lontano con la fantasia e la memoria. E anche il cuore chiede un po’ di questa purezza, per aiutarci ad essere un po’ più solidali, a condividere lasciandoci andare.

Una parte di noi, sono sicuro vorrebbe che questa purezza restasse eterna e non venisse violata da alcuna orma di uomo.
Solo così questa coltre bianca e pura sulla quale lasciamo la traccia del nostro cammino può diventare l'abbraccio caldo di un amica, la carezza di un'amante, la dolcezza di un ricordo che ancora ci trattiene, la poesia della memoria.

E' tardi e la luce del tramonto mi ricorda gli impegni che ho temporaneamente abbandonato a casa.
Così con un pò di rammarico,
mi volto e ritorno sui miei passi,
guardando con occhi sognanti,
un ultima volta,
la magia di quelle tracce sulla neve.

1 commento:

Mark ha detto...

tracce lievi sulla neve fresca hanno il potere di sussurrare all'anima di iniziare l'esplorazione di nuovi orizzonti