giovedì 11 aprile 2013

Pederobba - Monfenera

Una volta arrivati in auto a Pederobba, dopo aver oltrepassato la Chiesa, si prosegue lungo via Roma fino alle scuole che si trovano sulla destra, mentre a sinistra si può osservare lo storico edificio delle Opere Pie, poco prima della stradina che sale all’ospedale.
Parcheggiata l'auto davanti alle scuole, si attraversa la strada e si passa sotto la volta dell’edificio storico, entrando nella corte interna aperta verso la montagna.

In fondo a questo viale, dove inizia il bosco, sulla destra possiamo osservare un sacello protetto da grandi alberi. Quì riposa la memoria del conte Guglielmo Onigo e di Teodolinda, personaggio di triste fama e triste fine.
Quì inizia la salita sul sentiero n.221 “dei Conti Onigo” recentemente sistemato nella parte iniziale, per raggiungere un bel castagneto (rinomati sono i marroni del Monfenera!) con piante antiche, scolpite come mitici ciclopi fino a sbucare sulla strada asfaltata.

Si interseca più volte la strada asfaltata che poi abbandoniamo per raggiungere la Trattoria San Bastian sulla nostra destra e, entrati nel parcheggio del ristorante a sinistra prendiamo il sentierino che ci conduce al sovrastante colle dove si erge la chiesetta di San Sebastiano (m. 428- 45 minuti). Volendo si può visitare la galleria, recentemente ripristinata, che fora da parte a parte la montagna e si affaccia sul precipizio che guarda la stretta di Quero.

Superata la chiesetta, si prende una carrareccia che riporta alla strada asfaltata. Se ne percorrono pochi metri verso nord, si taglia un dosso su un breve tratto di sentiero e si ritorna ancora sull'asfalto.
La salita riprende aggirando La Castella.
La sella successiva è storicamente importante perché qui ci sono i resti di un trincerone italiano e questo è stato il punto di massima penetrazione dell’offensiva austriaca nella battaglia di arresto (novembre 1917), strenuamente difesa con combattimenti corpo a corpo, alla baionetta. Seguendo l’elettrodotto si sale decisamente sulla sommità orientale del Monfenera: Busa dei Bai, a quota m.623.

Qui troviamo un recente fabbricato per ricovero di pecore.
Il panorama si apre sulla conca di Alano-Quero e sulle cime settentrionali del Massiccio del Grappa.
Mentre verso sud lo sguardo è calamitato dalle anse tortuose che il Piave disegna verso la pianura e i colli asolani.


Recuperiamo la strada sterrata a sinistra seguendo la dorsale lungo la quale nel periodo 22 novembre – 30 dicembre 1917 i due fronti nemici correvano assai vicini. Dopo la battaglia del 30 dicembre l’intera dorsale venne definitivamente occupata dai francesi “Cacciatori delle Alpi” ed il fronte austriaco fu arretrato nel fondovalle di Alano.

Percorriamo verso ovest il crinale che porta verso il Monte Tomba e, ritrovata lo strada asfaltata, si arriva in breve presso l'Osteria alle Betulle (m. 712; ore 1.30).   Per il ritorno si può proseguire ancora per il sentiero cai n. 221 che con largo giro per i boschi grandi e la Val dei Meloni scende a valle passando per un bellissimo castagneto coltivato tra case e baiti ben ristrutturati.

Arrivati in paese prendiamo via G. Piazzetta e poi via A. De Gasperi per arrivare alla principale via Roma.  Qualche centinaia di metri e siamo di nuovo al Parcheggio delle scuola dove avevamo lasciato l'auto.

Partenza: Pederobba
Arrivo: Osteria alle Betulle - Monfenera
Dislivello comul. totale: 500 mt
Tempo impiegato: 3 h e 30'
Distanza con alt.: 11 km

1 commento:

Denis ha detto...

fatto oggi questo percorso.
La vista una volta arrivati in cresta merita lo sforzo