martedì 13 agosto 2013

Ciclabile Brunico - Campo Tures

Bellissimo itinerario, praticamente pianeggiante, che ci conduce tra prati e ontaneti, tra l'argine del fiume aurino e il biotopo di Gais attraversando frazioni e paesi della val di Tures, lungo il corso del fiume Aurino fino ad arrivare a Campo Tures. Sono 17 km di pace e relax in una della valli considerata tra le più genuine ed autentiche dell'Alto Adige.

A Brunico si possono noleggiare le bici all'uscita della Stazione Ferroviaria. Una volta concluse le adempenze si prende l'ascensore che ci conduce al piano interrato della stazione e poi un tunnel ci permette di attraversare in sicurezza i binari ferroviari portandoci direttamente alla ciclabile. A questo punto seguiamo la sponda sinistra del fiume Rienza fino ad arrivare alla statale 621 che seguiamo, prima sul marciapiede, poi su corsia per bici e pedoni fino a San Giorgio.

Qui finalmente prendiamo la biforcazione a destra per strada di campagna asfaltata, aperta alle bici e ai proprietari dei fondi agricoli. Pedaliamo fino al parco ricreativo di Gais che si trova direttamente a lato della ciclable dove ci concediamo una pausa caffè. Passati accanti al laghetto naturale molto frequentato e noto col nome di “Baggalocke”, iniziamo a pedalare sulla ciclabile addentrandoci nella valle.

Il tracciato si snoda senza salite tra gli ontaneti del Torrente Aurino e a tratti direttamente a lato del corso d’acqua fino a Villa Ottone e da qui fino a Caminata di Tures. A questo punto la cosa migliore è quella di attraversare il ponte sull'Aurino per portarsi a Campo Tures lungo le strade di servizio, aperte alle bici, tra campi di mais e prati.

Se invece volete tenere la destra orografica dell'Aurino, uno stretto sentierino vi condurrà fino alla piscina naturale di Campo Tures. Interessante e meritevole di una giornata di  relax in un ambiente inusuale. Da lì si svolta a sinistra per il centro del paese. Una volta arrivati in centro decidiamo di utilizzare l'Almen card che ci permette di salire gratuitamente sul bus che ci conduce ad un posto di ristoro dove abbiamo prenotato: gastof Oberraut.

Quando abbiamo voglia di un'atmosfera fatta di panorami montani, di semplicità e attenzione al cliente, senza invadenza e cibi genuini e raffinati, non abbiamo dubbi: la nostra scelta cade ormai su questo maso! Dopo aver lasciato alla spalle i rumori di Campo Tures e soprattutto quelli del traffico di Brunico ci accomodiamo nella terrazza esterna dell'Oberraut. Luogo senza stagioni che offre una cucina di vera eccellenza!

La bellezza del posto è equivalente alla qualità del cibo presentata. Anche se forse leggermente sopravvalutata. Certo la presentazione è impeccabile e la gentilezza del personale squisita. Dopo l'omaggio del cuoco, un tirtlan di spinaci e ricotta squisito, abbiamo ordinato diversi primi piatti tra i quali degli ottimi fagottini di verdura su letto di insalata e pomodorini, un insalata di fiori ed erbe di campo con frutta, o ancora un raviolo aperto con ragout di cervo e finferli.

Una volta tornati a Campo Tures, abbiamo ripreso le nostre biciclette e siamo ripartiti per la strada del ritorno. Il dislivello, come nel tratto dell'andata, è praticamente nullo con qualche leggero saliscendi.
Ma la temperatura nel frattempo era decisamente salita, rispetto al mattino, così, arrivati in prossimità di un'ansa del fiume Aurino, dove alcuni ragazzi hanno realizzato un posto di ristoro, ci siamo fermati.

Il posto è veramente ameno; il fiume in quel tratto scorre lento tanto da permettere, nel corso degli anni, il depositarsi sul lato orografico destro di una notevole quantità di sabbia tanto da creare una piccola spiaggia dove sono stati posizionati dei tavoli, alcune panche ed anche dei lettini. Il tutto ci è sembrato così bello da invogliarci ad una sosta prolungata, con tanto di immersione dei piedi e delle gambe nell' acqua gelida per ristorare le nostre accaldate membra. Indimenticabile.

2 commenti:

Anonimo ha detto...


Si, molto bella e in ottima compagnia!
Poi con quella strana caratteristica che sfugge alle leggi della fisica per cui: "andata in discesa e ritorno in discesa", vero Marioooo?

Bacio

Maria

mario ha detto...

che strano eh !
La strada era in discesa sia all'andata che al ritorno.
Caso quanto mai unico e raro.

Hi! Hi! Hi!