mercoledì 30 aprile 2014

...ancora le spugnole protagoniste in cucina

Non è stato finora un buon anno per le spugnole. Le prime, per la verità poche, sono state trovate ai primi di marzo.
Decisamente in anticipo, come lo è anche tutta questa strana stagione. Poi il nulla o quasi.
Ora, dopo lo scioglimento dell'ultima neve, attendiamo con ansia che cominci la fruttificazione della spugnola di montagna.

Meglio conosciuta come Morchella conica (black morels), anche se recentemente uno studio canadese di revisione tassonomica del genere la classifica come Morchella snyderi.
Spero che questo sia l'anno buono anche per ritrovare le "spugnole gialle di montagna", come mi era successo nel 2008 quando, sul finire di maggio durante una escursione nel Lagorai, mi imbattei, per la prima volta, in una bolatina di spugnole gialle.
Hanno la stessa colorazione della esculenta, ma la loro morfologia è più simile a quelle nere (Morchella conica).
(Nella foto a lato; in alto Morchelle gialle trovate nel Lagorai mentre in basso M. conica raccolta in Altopiano di Asiago).

Le Spugnole in cucina si abbinano particolarmente bene con i frutti di mare.
Il piatto nella foto è composto da capesante saltate velocemente in padella e sfumate con del brandy, patate cornette (le fingerling potatoes di cui vi parlerò in un prossimo post) e spugnole spadellate. Il tutto impiattato su un fondo di salsa di piselli di Villaga.
Un modo semplice ed elegante per godere di uno dei tesori culinari fugaci della primavera, anche se regalati e non trovati personalmente.

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