sabato 26 aprile 2014

Il Marzuolo (Hygroforus marzuolus) dormiente

Siamo arrivati quasi alla fine di aprile e la neve è ancora abbondante alle alte quote delle nostre montagne, ma più in basso, alle quote intermedie intorno ai mille metri, dove la neve è già sciolta e il terreno e le piante sono tornate di nuovo a germogliare questo è il momento migliore per cercare un fungo dalle qualità eccellenti!

Volgarmente conosciuto con il nome di marzuolo o dormiente è un apprezzato ed assai ricercato fungo commestibile. Non è una ricerca facile perché sono difficili da scovare, nascondendosi nel terreno sotto le foglie o il muschio (da quì appunto il nome volgare di "dormienti") essendo in tutto e per tutto funghi semi ipogei. Risulta quindi molto difficile vederli finché non sono di dimensioni tali da fuoriuscire dal terreno mettendo in evidenza il colore grigio (con tutte le tonalità) del cappello.

Per cercarli nei boschi di abete bianco, rosso e faggio di montagna le tecniche che ognuno addotta sono le più svariate, ma la più importante resta sicuramente l`osservazione del rialzamento delle foglie (se in faggeta) o degli aghi (abies), ma si trovano anche al di sotto delle zone di sottobosco lasciate libere dalla neve, in prossimità di muschi, radici e anfratti.

Un metodo per la ricerca in boschi di aghifoglie è l'osservazione delle tracce lasciate dagli scoiattoli e dai caprioli che, una volta individuate le bolatine dal profumo che i marzuoli emanano, scavano sotto il muschio e gli aghi per cibarsi di questa primizia. Lì la presenza del marzuolus è certa (se gli animali ci hanno avanzato qualcosa…). Da un lato questo può infastidirci, ma fondamentalmente dobbiamo essere grati a loro sia perché ci aiutano ad individuare le zone più produttive ed anche perché, cibandosene, ne favoriscono la riproduzione poichè il passaggio attraverso il loro tubo digerente non intacca la robusta parete delle spore che saranno portate anche in zone ancora non colonizzate dal fungo.

Quando ne individuate uno fermatevi a guardare attentamente intorno a voi poichè non nasce mai solo.
Cerchiamolo laddove la neve si è sciolta o comunque dove si è accumulata umidità, cominciando dalle giornate in cui la temperatura notturna non scende più oltre due o tre gradi sottozero.

5 commenti:

Unknown ha detto...

Caro Mario, non sono così esperto nella cerca dei Marzuoli, perciò ti posso solo dare delle modeste impressioni per le poche uscite fatte, per cui la sua ricerca mi è sembrata davvero molto particolare, e per certi aspetti anche affascinante. In certe situazioni, per quel poco che so e ho visto sul campo, te li devi proprio scovare come dici tu. E taluni indizi per la loro individuazione sono molto preziosi.
Ed anche in cucina, cosa che non dispiace, fanno il loro bell'effetto.
Ciao :)

Sipsofbeer ha detto...

Chi dorme non piglia dormienti, parafrasando un detto popolare
(e anche chi va per botteghe, aggiungerei...).
Per riuscire nell'impresa degli agognati ritrovamenti, non basta buttarsi nel bosco e sperare di capitare in mezzo alla bolata. Bisogna saper leggere il bosco, cogliere gli indizi giusti e le tracce lasciate dagli abitanti silvani. E questo, caro Mario, tu lo sai fare molto bene.
Un caro saluto

mario ha detto...

@Massimo
hai ragione in cucina sono davvero insuperabili per esperienza personale.
Hi, Hi, Hi

mario ha detto...

@Mark
"leggere il bosco"
Mi piace proprio questa espressione.
E' quasi il titolo di un post.
Che dici ?

mario

Sipsofbeer ha detto...

Come direbbero i toscani.... mi garba

A presto
Mark