sabato 15 agosto 2015

Malga Jausenstation Moar 2

Ci vengo ogni anno quando per una settimana percorro in lungo e largo l'Alto Adige, soprattutto le valli a est di Bolzano, e ci sono ritornato volentieri anche questa estate sia per il buon ricordo che mi avevano lasciato i piatti assaggiati in menù e sia per la tranquillità della location.

 Devo dire sinceramente che ho trovato migliorata ancora la cucina e confermata la bellezza del posto. Ho assaggiato, devo ammetterlo con un po' di diffidenza, i canederli di rape rosse con una salsa di rafano. Mi ha sorpreso sia la composizione degli ingredienti dei canederli molto ben equilibrati ed amalgamati senza essere pesanti, sia soprattutto la salsa di rafano per nulla acida, ma dolce e piccantina allo stesso tempo. Superlativi.

Abbiamo finito il nostro pranzo con una torta di grano saraceno che è risultata la migliore che io abbia mai assaggiato in tutte le mia scorribande in Alto Adige. Sicuramente un posto che merita tutto il punteggio massimo.

domenica 9 agosto 2015

Val di Funes: Col di Poma e Bronsoi

Percorriamo per intero la Val di Funes passando gli abitati di San Pietro e S.ta Maddalena fino a Malga Zannes dove termina la strada e dove, pagato il pedaggio per accedere al parcheggio, lasciamo l'auto.

Usciti e finalmente calati nella magica atmosfera di questa stupenda valle Dolomitica, famosa fra l’altro per aver dato i natali ad un certo Reinhold Messner, che qui è cresciuto ed ha iniziato la sua straordinaria carriera di alpinista, osserviamo il Sass Rigais e la Furcheta che giocano a nascondino con nuvole che sembrano minacciare temporali e pioggia, ma presto il vento da ovest pulirà il cielo regalandoci una giornata con alternanza di cielo limpido e di nuvole coprenti le cime.

Ripercorriamo a ritroso i pochi metri che ci riportano davanti al ristoro info Zannes dove, lasciando sulla destra la forestale (sentiero n° 32) che percorre la valle del rio San Zenon passando davanti alla malga Sass Rigais, inbocchiamo il sentiero n° 33 che costeggia il rio Kasserill e prende gradatamente quota dentro un magnifico bosco di conifere.

Questa via alternativa per raggiungere la malga Gampen e quindi il rifugio Genova, equivalente alla principale per lunghezza, dislivello e tempo di percorrenza, è sicuramente da preferire per l’ambiente meno antropizzato che attraversa e soprattutto per la superba visione delle Odle, che riserva dal momento che, attraversato un ponticello, si lascia definitivamente il corso del rio Kasserill e aggirando il colle Burstling, si salgono i prati che digradano dolcemente da malga Gampen 2062 m.

Qui i paesaggi cambiano, il bosco lascia spazio ai prati da cartolina, quelli verdi, che sembrano tagliati con le forbicine. Un sentiero un po’ più ripido abbellito da una staccionata ci porta sui pascoli di Malga Gampen (Gampenwiese) un belvedere dove le Odle ci appaiono per la prima volta in tutta la loro grandiosità.

Da sopra i ghiaioni spingono su verso il cielo le cime del Sass Rigais, della Furcheta e delle Fermede, un prospettiva magnifica che va via via degradandosi fino al rilievo della Seceda e ai verdi prati del Passo Brogles e della Rasciesa. Raggiungiamo presto la conca della malga Gampen, che si presenta accogliente per una breve sosta ristoratrice.

Riprendiamo il nostro cammino seguendo la forestale, risistemata da poco, che porta al rifugio Genova. Arrivati al tornante a quota 2.230, invece di proseguire per la strada, decidiamo di proseguire per il sentiero contrassegnato come 3A che in 20 minuti sale il ripido canalone erboso fino al Passo Bronsoi a quota 2.350 mt e il Sobutsch.

Superato lo steccato incrociamo il sentiero n.3 che con un breve quanto esposto e panoramico traverso ci conduce al Passo Poma e al rifugio Genova. Il passo Poma è splendido, un sentiero procede verso la forcella Putia e verso il Sass di Putia, un'altra traccia (quella che abbiamo appena percorso) va verso il Passo Bronsoi, da una parte la Val di Funes, dall’altra la Val Badia e Longiarù. Da una parte le Odle dall’altra le Conturines, la Croda del Becco, i Monti di Fanes, la Croda Rossa d’Ampezzo. Siamo sull’Alta via n.2. Prima di scendere al Rifugio attraversiamo i parti a nord del Passo fino a raggiungere un Capitello che segna il punto di intersezione tra diversi sentieri che arrivano dal Sass da Putia e dalla Val Badia incrociandosi con il sentiero che sale al Col di Poma (2.422 mt) punto più elevato della nostra escursione e da cui si gode di un panorama unico.