giovedì 15 marzo 2018

Avere tempo e .... silenzio

Avere tempo e .... silenzio. 
Camminare.
I momenti dell'anima e del cuore non amano gli spazi disgregati e ristretti dalla velocità del nostro tempo.
Viaggiano a piedi, si nutrono di silenzio, e ingannano il tempo lineare cancellando la fretta.



Avere tempo e .... silenzio. 
Così che il torrente ci scorra accanto e noi, ben saldi nella terra e nel corpo, restiamo ad ascoltare le voci della montagna...... senza l’urgenza di qualcosa che sia più avanti del “qui” ed “ora” ,senza quell'urgenza che ci porta a bruciare i giorni e i momenti di noi. 


Avere tempo e .... silenzio. 
In questi tempi difficili non rinunciamo all’unico lusso che ci è rimasto: mettiamoci in cammino. Come antichi pellegrini attraverso le valli, le montagne e i boschi. 
Convinti che ci sia un solo modo per avere delle risposte: camminare. 


Avere tempo e .... silenzio. 
Così che gli spazi si dilatano e lo sguardo può cercare, ancora una volta, cime conosciute a cui dare un nome. 
Ci sono molti fili che si riannodano quando si cammina con passo lento in montagna.
Anche il nostro sentire diviene capace di percepire quelle sfumature che il torrente impetuoso della nostra vita tende a cancellare.




Avere tempo........
Mi viene in soccorso ancora una volta la certezza che «il metodo di raccontare per filo e per segno non può essere giusto perché nel cervello le cose non accadono in quel modo».
Avere tempo e .... silenzio. 
Ritorna a camminare in montagna con me, per perderci tra i silenzi delle vette, ma anche ritrovarci una volta ancora.

giovedì 1 marzo 2018

In montagna è ancora inverno

Anche se la primavera metereologica ha fatto capolino oggi, in montagna siamo ancora in pieno inverno. Nel bosco la presenza della neve si avverte in ogni dove. A terra come in alto, tra gli ultimi rami che sfiorano il cielo. Un abbraccio fatto di silenzi ovattati e di scenari insoliti, regalo di questo inverno che ama stupire.

La neve si appropria dei paesaggi che incontra, lentamente, nevicata dopo nevicata, copre con il suo manto bianco una natura sempre pronta ad accoglierla.
Grandi fiocchi che scendono come batuffoli si appoggiano ai rami degli alberi, ai profili delle staccionate, alle falde dei tetti delle baite nascoste sotto la bianca coltre.

La neve, soprattutto in montagna è sposa del vento che adora trasportarla da un luogo all’altro, depositandola fino a cancellare tracce e forme, in un continuo gioco di comparse. Poi, quando arriva il primo sole, la neve comincia a sciogliersi trasformando di nuovo la montagna.

Nel bosco i ghiaccioli sui rami degli abeti sembrano stalattiti di una galaverna che ridisegna un nuovo paesaggio.
In una dimensione in cui tutto appare sospeso, ritratto nell’istante esatto in cui il tempo sembra essersi fermato per conservare, sotto alla neve, il sonno del bosco fino a primavera, ci muoviamo con le ciaspole contemplando paesaggi da fiaba.