
Tra le specie di funghi più note e ricercate, fin dal Medioevo, figura il prugnolo (o fungo di San Giorgio) che da secoli è sempre stato presente nella dieta dei nobili. Nonostante sia un fungo eccellente, non ha la stessa considerazione nelle diverse regioni italiane.
Per molti il motivo è dato dalla sua caratteristica di non essere un fungo "appariscente" e caratteristico come il porcino, il gallinaccio, l'ovolo, le spugnole.
Per altri è il suo pronunciato profumo, fin troppo pungente, a generare un atteggiamento di distacco nei cercatori.
Per molti il motivo è dato dalla sua caratteristica di non essere un fungo "appariscente" e caratteristico come il porcino, il gallinaccio, l'ovolo, le spugnole.
Per altri è il suo pronunciato profumo, fin troppo pungente, a generare un atteggiamento di distacco nei cercatori.
Ma l'apparenza non fa il gusto e il prugnolo risulta in molte regioni italiane forse il fungo più pregiato dopo l'ovolo. Tanto che la sua indiscriminata raccolta lo sta mettendo a rischio di scomparsa.
E' un fungo che veramente "sa di primavera", una caratteristica che però non piace ai fossilizzati estimatori dei soli porcini.
La ricerca del prugnolo è una esperienza sempre emozionante. La prima ricerca può essere molto difficoltosa, e bisogna mettere in conto la possibilità di tornare a casa col paniere vuoto, nonostante il fungo si possa considerare molto comune.
Il periodo di crescita è molto caratteristico: aprile e maggio, ma anche in giugno e luglio in alta montagna. Tipicamente compare intorno al giorno di S. Giorgio (23 aprile): da qui il nome di Fungo di San Giorgio.
E' un fungo che veramente "sa di primavera", una caratteristica che però non piace ai fossilizzati estimatori dei soli porcini.
La ricerca del prugnolo è una esperienza sempre emozionante. La prima ricerca può essere molto difficoltosa, e bisogna mettere in conto la possibilità di tornare a casa col paniere vuoto, nonostante il fungo si possa considerare molto comune.
Il periodo di crescita è molto caratteristico: aprile e maggio, ma anche in giugno e luglio in alta montagna. Tipicamente compare intorno al giorno di S. Giorgio (23 aprile): da qui il nome di Fungo di San Giorgio.

Il prugnolo cresce a gruppi, a volte di pochi esemplari, ma più spesso crescono veri e propri cerchi delle streghe, filoni a zig-zag, difficili da identificare interamente, che possono fruttare anche più chili di funghi.
Le principali difficoltà nella sua ricerca sono la vastità teorica del suo habitat e il suo "mimetismo". Infatti il prugnolo cresce all'ombra, tra l'erba alta e fitta, le ortiche e i rovi, sotto radici e ceppaie, mezzo interrato. Per questo motivo la maggior parte degli esemplari sono contorti, con struttura irregolare, adattata all'ambiente. Capita spesso di trovare anche grossi esemplari in punti già scandagliati.


Il lavaggio può essere effettuato sotto acqua corrente.
In cucina, se lo sappiamo trattare, il prugnolo (Calocybe gambosa o Lyophyllum georgii) è una autentica delizia. Buono anche crudo, acquista un sapore straordinario spadellato per una decina di minuti in poco olio extravergine di oliva e uno spicchio d'aglio. Poi lo si può usare sia come ragù per un primo, sia con le uova (frittate, sformatini), sia per accompagnare dei secondi di carne o pesce.
La cosa importante è che si osservi una regola fondamentale; al contrario della maggior parte degli altri funghi, non dobbiamo mai fare evaporare tutta la sua acqua di vegetazione altrimenti il suo particolare aroma si volatilizza.
un ringraziamento particolare a Giacomo
per le foto e per la sua disponibilità

Tortino di prugnoli
su fonduta di morlacco
e pomodorini confit
ingredienti per il tortino:
1 uovo (l'albume montato a neve)
150 g ricotta fresca
1 cucchiaio di farina bianca
200 g di prugnoli freschi
1 spicchio di aglio
olio extravergine di oliva Pellizzari
per la fonduta:La cosa importante è che si osservi una regola fondamentale; al contrario della maggior parte degli altri funghi, non dobbiamo mai fare evaporare tutta la sua acqua di vegetazione altrimenti il suo particolare aroma si volatilizza.
un ringraziamento particolare a Giacomo
per le foto e per la sua disponibilità

Tortino di prugnoli
su fonduta di morlacco
e pomodorini confit
ingredienti per il tortino:
1 uovo (l'albume montato a neve)
150 g ricotta fresca
1 cucchiaio di farina bianca
200 g di prugnoli freschi
1 spicchio di aglio
olio extravergine di oliva Pellizzari
200 g di morlacco
200 ml di latte
Bene...!!!!
RispondiEliminaesperimento riuscitissimo....
ora so che attendi trepidante i nostri commenti....
Aldone