Riappropriarsi del tempo.
Camminare salendo piano e fermarsi,
solo qualche secondo ad ascoltare il silenzio del nulla.
E poi, piano, ricominciare a muoversi.
Fermarsi di nuovo a pensare.
Parlarsi e rispondersi, ritrovandosi.
Stendersi poi sulla neve e
restando in questa posizione cambiare la prospettiva
restando in questa posizione cambiare la prospettiva
Guardare tutto da un altro luogo.
E poi ricominciare a camminare
riscaldati dagli scarponi intrisi di memorie e di emozioni.
riscaldati dagli scarponi intrisi di memorie e di emozioni.
Tutto senza fretta,
assolutamente senza uno scopo,
nemmeno quello di arrivare.
Lentamente e dolcemente.
Camminare fino a quando le luci appaiono ormai lontane,
il tramonto riparato,
ed i passi riecheggiano nel silenzio e nell'oscurità
Un’oscurità che non minaccia.
Ma perché e cosa vai a fare lassù?
Cammino dentro di me,
nel mio paesaggio interiore.
Ed è bellissimo.
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