sabato 7 luglio 2012

InOsteria; quando un luogo diventa passione

Un sabato sera qualunque in cui alcuni amici si ritrovano intorno ad una tavola imbandita di una piccola e graziosa locanda a gustare piatti preparati con passione e creatività e accompagnati da una fresca brezza serale che ci invoglia anche ad un bicchiere di ottimo vino. Tutto questo mi ricorda uno dei film di Ozpetek, regista turco che apprezzo e che ha dichiarato più di una volta di avere il frigorifero sempre pieno per essere pronto a sfamare anche gli ospiti improvvisi.

Mi ritrovo alle 20.00 in una piazzetta, anzi una via centrale silenziosa come può esserlo solo quella di un piccolo paese della pedemontana vicentina dal nome singolare, Crosara. L’appuntamento è a pochi passi dal paese in una locanda dal nome altrettanto singolare; "InOsteria", esattamente al 7° tornante della strada che da Marostica sale all'Altopiano di Asiago passando per la frazione di Crosara.

Piante fiorite, oggetti colorati, ed una terrazza che guarda verso la pianura con tavoli e sedie preparati in modo sobrio con i colori che ricordano una delle tre salette interne del ristorante.
Un vero paradiso per chi ama la cucina vegetariana, ma anche per coloro, come me, che sono incuriositi da una location e da cibi fuori dai luoghi comuni, ma che nello stesso tempo riescono a trasmettere pienamente l'atmosfera di una osteria tradizionale.

Infatti la struttura, di fine ottocento, altro non era che una tipica vecchia osteria con vendita di vini la cui insegna risulta, seppur in parte cancellata, ancora visibile nel lato est dell'edificio.
Inoltre l'accoglienza di Patrizio in sala e quella di Tiziano in cucina formano il giusto mix per rendere questo un luogo informale in cui ci si sente a nostro agio come a casa propria.

Il menù offre molti prodotti tipici del territorio con profumi e sapori etnici dati dalle spezie che trasformano ogni piatto in qualcosa di unico, ma noi ci affidiamo a Patrizio e ci facciamo travolgere subito dagli antipasti, che da soli varrebbero la pena del viaggio fino qui.

Ma sono i primi, veramente sublimi, a ricevere tutta la nostra attenzione. Tra tutti i gnocchi (gnocco per la precisione) di patate, ricotta e curcuma: una vera delizia che avrebbe richiesto il bis.
Ma i piatti del menù degustazione sono tanti e alla fine c'è pure posto per un dolce al cucchiaio.


Qui il tempo passa velocemente grazie a qualche bicchiere di ottimo Kerner di Ochsenreiter in compagnia di amici, la cucina appagante ed un’atmosfera che crea un feeling particolare con chi mi siede a fianco.

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