venerdì 18 febbraio 2022

I rewind the past Like a dream

Stasera, nel tepore del letto, vado con questi ricordi dentro un tempo che lentamente diventa sempre più lontano.
Ascolto, ancor prima del crepuscolo, cercando di capire quale sarà il tempo domani.
Se il cielo fosse limpido aprendo gli occhi vedrei nel cielo la luna, tondeggiare tra le stelle, e affacciarsi alla finestra della mia camera.

Resto in ascolto tra i ricordi e le lacrime.

Ma sento i rumori delle auto che passano ovattati
ne odo quello dell’autocorriera che trasporta i primi studenti a scuola,
non vedo neppure le stelle.
Allora capisco che è così perché sta nevicando.

E sotto questa neve,
nei sentieri delle terre alte dove il mio pensiero mi porta,
tra i boschi e gli abeti già carichi di una bianca coltre,
nei tramonti invernali malinconici e pieni delle ombre della sera,
non c'è momento in cui non senta con malinconica tenerezza il respiro della vostra anima e la dolcezza dei ricordi che ancora vivono in me.


Ve ne siete andati tutti e due in una fredda giornata d'inverno.
Nel cuore ancora il brusio delle ultime parole,
siete scivolati via in silenzio.
Quel silenzio che
la malattia vi aveva imposto, obbligato e costretto.
Quel silenzio che ora custodisco nel mio cuore,
racchiuso nelle lacrime di ieri come di oggi.


E stasera le lacrime mi riportano ricordi e fotografie che a fatica riempiono la distanza del tempo trascorso da quando te ne sei andato.

Fotografie di cui io ne possiedo e ricordo solo una minima parte.

Ma questa tra le altre di noi due, mi sembra da sempre quella più vera.

Eri lì accanto a me come lo sei ancora adesso,
con il capo leggermente reclinato
e la mano sulla spalla
a proteggere l'oggetto del tuo amore.

E mi riaddormento sicuro che mi sei ancora accanto.