giovedì 11 febbraio 2010

Tra le neve con Giorgio e papà..

Ve ne siete andati tutti e due in una fredda giornata d'inverno.
Nel cuore ancora il brusio delle ultime parole,
siete scivolati via in silenzio.
Quel silenzio che adoravate ricercare tra i colori e i profumi
dei boschi e delle montagne, e che la malattia vi aveva imposto,
obbligato e costretto.
Quella malattia che non era però riuscita a rubarvi il cuore,
l'anima e i ricordi.
Quei ricordi che ora costudisco nel mio cuore,
racchiusi nelle lacrime di ieri come di oggi,
......e nei sorrisi forse di domani.



Questa sera, nel tepore del letto vado con questi ricordi dentro un tempo sempre più lontano.
Ma, ascoltando, ancor prima del crepuscolo dell’alba cerco anche di capire quale sarà il tempo di domani.
Se il silenzio fosse limpido aprendo gli occhi vedrei nel cielo la luna, tondeggiare tra le stelle, affacciarsi alla finestra della mia camera.

Resto in ascolto tra i ricordi e le lacrime.

Il silenzio esterno perviene a me ovattato, e la mia camera resta come isolata dentro il cielo.
Non si sentono i rumori delle auto
ne si ode quello dell’autocorriera che trasporta i primi studenti a scuola,
non si vedono neppure le stelle.
Allora capisco che è così perchè sta nevicando.
Il grande cerchio attorno alla luna lo aveva previsto.
Che silenzio! Che tepore!

E sotto questa neve,
nei sentieri delle terre alte dove il mio pensiero mi porta,
tra i boschi e gli abeti carichi di una bianca coltre,
nei tramonti invernali malinconici e pieni delle ombre della sera,
non c'è momento in cui non senta con malinconica tenerezza
il respiro della vostra anima e la dolcezza dei ricordi che ancora vivono in me.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella neve vedi case che non ci sono, citta' inesistenti.

Indossi un cappotto di fiocchi di
neve (dentro, l'inverno e' molto caldo) e vuoi bene al mondo.

In realta' ami il passato della tua infanzia con le scarpe bagnate, la meraviglia dei colori di Natale e Capodanno.

Hai una folle nostalgia di qualcosa che poteva accadere.

Era cosi' vicino.

Sbirciavi dalla finestra, in punta di piedi.

(Slavko Mihalic)


Maria

Anonimo ha detto...

Persone importanti per chi le ha conosciute..
Tuo padre non l'ho conosciuto di persona ma ho letto molto di quello che hai scritto..
Giorgio.. ho avuto il piacere di conoscerlo e, come lo hai messo in foto, il suo sorriso era contagioso..
ricordi..speranze..

Aly

Anonimo ha detto...

solo Scritti i tuoi.......forse....

quelli per Tuo padre qualche accenno qui...

...e sul passo Manghen...

quelle per "Zorz" tutti i giorni ci accompagnano....certo con malinconia...ma con la consapevolezza di aver avuto la grande fortuna di camminare a fianco di un Grande Uomo....

e per ultimo grazie a te Amico mio che mi ricordi, leggendoti, di poter fermare per un'attimo questa frenetica vita....e riflettere...

Aldo