domenica 7 marzo 2010

Con le ciaspole al rifugio Sette Selle

Nell'Alta Val Laner (Intertol), forse la piu' alpina delle vallette che convergono sulla Val dei Mocheni (o Valle del Fersina), sorge il rifugio Sette Selle. Costruito nel 1978 con pietre del luogo, semplice ed austero, ma dotato di tutti i servizi indispensabili, il rifugio e' stato recentemente ristrutturato grazie al lavoro dei soci della Sezione SAT di Pergine Valsugana e riaperto nel 2006.


Da Pergine Valsugana si prende la strada con indicazioni per la Valle dei Mocheni e si sale all'abitato di Palù di Fersina. Seguendo i cartelli scritti nell'idioma della valle parcheggiamo l'auto in località Vrottn (Frotten) a 1.500 mt.

Anziché prendere la comoda strada forestale che porta alla miniera-museo Grua va Hardömbl, la via di salita più facile e quindi la più affollata dagli scialpinisti, prendiamo il sentiero 343 che sale ripidamente nel bosco.

Dopo aver attraversato la strada che conduce alla frazione Tasaineri ci fermiamo per mettere ai piedi le ciaspole. 

Il termometro segna -6° e il freddo pungente si fa sentire anche sotto la giacca termica. Così approfittiamo della pausa e, dopo esserci intabarrati e aver bevuto della tisana calda, siamo finalmente pronti per partire.



Ripartiamo e percorriamo un tratto nel bosco davvero suggestivo.
Qualche metro più in su ci fermiamo ancora per bere.
Poi un ripido prato ed ecco... la magia.. il sole fa capolino dai monti e dinnanzi a noi la testata della val di Laner: un bosco d’abeti e larici con sullo sfondo una corona di cime di scuro porfido, tra cui spicca l’inconfondibile profilo di cima Setteselle.

Uno scenario commovente con le cime del Lagorai cariche di neve e davanti a noi una baita innevata da cartolina. Raffica di foto.  Percorriamo ora uno dei tratti più belli del sentiero che procede abbastanza regolare senza grossi strappi. E così in breve giungiamo alla nostra meta, il Rifugio Sette Selle (2014 m) dove, approfittando dell'apertura invernale, scegliamo di assaporare assieme alla pausa anche una buona fetta di strudel.


Per il ritorno decidiamo di scendere per il sentiero sulla sinistra orografica del torrente Laner (segnavia n° 324 e 343 bis), che in modo estremamente panoramico scende lungo i prati della stupenda Val di Làner fino a raggiunge la strada forestale che con segnavia 325 sale alla miniera.
 

La scelta del sentiero si mostra ancora una volta azzeccata, incrociamo poche persone (scialpinisti) che ancora salgono. 

E la nostra solitaria discesa è allietata dal canto di numerosi lucherini che si stanno cibando delle rosse bacche dei sorbi.
E mentre riponiamo le ciaspole mi vengono alla mente le parole dello scrittore  Hugo Von H.

Tra queste montagne (Lagorai) ci sono tornato perchè amo queste valli, e più passano gli anni, e più mi sembrano uniche e preziose. Quando sarò vecchio, dai suoi monti, dai suoi laghi e dai suoi boschi mi verranno incontro i ricordi, e il cerchio si chiuderà.
E adesso so che quei ricordi si accompagneranno con le orme dei tuoi passi accanto alle mie.

 

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Il posto e' veramente incantevole e il rifugio una vera "chicca".

Le tue ciaspolate sono una piu' bella dell'altra!

Un abbraccio

Maria

Giovanni ha detto...

che spettacolo!

mandi

Silenzi d'Alpe ha detto...

Bellissima escursione !!!

complimenti e a presto sui ns Blog

Unknown ha detto...

Che giornata!!!
Immagino sia stato bellissimo.
Mi è dispiaciuto non essere con voi.
Grazie per averlo condiviso.
Alla prossima.

Ciao
Claudio

Anonimo ha detto...

Ciao.. Che bel giro.. ma farla d'estate questa camminata è possibile? sarebbe una bella escursione...
Aly

mario ha detto...

@ Maria: è un luogo veramente incantevole, dove Giorgio sicuramente avrebbe trovato cime ed angoli di cui innamorarsi come è accaduto a me.


@ Claudio ti aspetto sabato prossimo e allora vedrai.......


@ Aly certo che si può fare in estate. Che dici la propongo ?

Anonimo ha detto...

..Certo che la puoi proporre.. sono sicura che troverai i tuoi seguaci ;-) mi posso già prenotare? ..
Aly

Anonimo ha detto...

Ti leggo sempre con grande piacere e, permettimi, con un pò di invidia.
Meravigliose escursioni di un grande amante della natura e della montagna.
Se avessi qualche annetto in meno...
Grazie Mario per portarci virtualmente con te.
Ciao
Remigio

mario ha detto...

@ Remigio:
Grazie Remigio per le parole. Certo mi piacerebbe che in una di queste escursioni mi accompagnassi. Sono sicuro che imparerei molte cose soprattutto se tra qualche settimana la neve lascerà il posto alle stupende fioriture primaverili d'alta quota.
Ti aspetto.
Un abbraccio

merio