giovedì 1 novembre 2012

Gasthof Fichtenhof: dove la strada finisce tutto comincia

Mentre l'auto saliva il termometro scendeva: sensazione sicuramente deliziosa in agosto, ma in questo periodo un pò meno.
Volendo goderci un po’ di tranquillità, assaporando colori e luci di questo inizio d'autunno, senza rinunciare ai piaceri della tavola, abbiamo scelto una località in un Sud Tirolo sicuramente meno glamour di quelle della val Venosta, della val Gardena o della val Badia.

Da Salorno, poco più di 10 kilometri dall'uscita autostradale di San Michele all'Adige, si sale per circa 1.000 metri di dislivello, e dopo molte curve e quattro tornanti si arriva a Cauria/Gfrill.
Il paese di Cauria è una frazione del comune di Salorno e conta insieme ai masi dei dintorni circa 50 abitanti.

Posto "da capre" da cui sembra che il paese abbia preso il nome, che però vanta un ristorante, il Gasthof Fichtenhof, che da 50 anni viene gestito in maniera convincente dalla famiglia Pardatscher.
 Ingrid Pardatscher ne è la protagonista, affiancata da un ottimo cast: la sorella Uli alla cantina, il fratello Christian ai tavoli e i genitori a dare una mano dove occorre. Ingrid, è seguace convinta del concetto di Chilometro Zero proponendo una cucina basata sui prodotti locali: dalle erbe spontanee dei prati ai prodotti del proprio orto che Ingrid coltiva personalmente, alla cacciagione e alle carni di un piccolo allevatore locale.

La gasthaus è la classica sala altoatesina con sedie e tavoli in legno massello, la stube al centro della sala e una serie di piccole finestre a ovest che permettono di osservare un panorama a dir poco eccezzionale e dove l'occhio può spaziare dal Bondone a tutte le cime del gruppo del Brenta fino ai ghiacciai dell'Adamello.

Ma veniamo ai piatti; quelli che mi ricordo meglio sono i suoi primi e dove i canederli meritano una menzione particolare, soprattutto quelli alle rape rosse,  la crema di patate con erbette e fiori e i ravioli a mezzaluna (Schlutzkrapfen) con ricotta ed erbe del suo orto.
La bontà dei suoi canederli è così conosciuta anche all'estero che persino la televisione bavarese le ha dedicato un servizio.


Fra i secondi, un gustoso spezzatino di cervo o il cosciotto di capriolo, senza dimenticare la polenta giallo-grigia (mais e grano saraceno) con finferli e formaggio e per finire con i grostel di patate e finferli. Dolci: Strudel e Krapfen sopra tutti, ma sicuramente lo strudel rimane unico ed inimitabile, come lo fa lei, soprattutto in autunno quando lo accompagna ad una favolosa mouse di castagne.

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