giovedì 5 giugno 2008

Itinerari in bicicletta tra mare e laguna: la laguna nord di Venezia


Il paesaggio attraverso il quale si snoda questo lungo ma interessantissimo itinerario tocca diverse realtà del territorio lagunare veneziano, dalle valli da pesca, ai piccoli borghi rurali, agli orti di zucchine e carciofi che rendono particolarmente pittoresco questo angolo di laguna.

L'ambiente è uno dei più suggestivi, caratterizzato dall'importante presenza delle valli da pesca, e dalle formazioni di barene con la loro caratteristica flora e fauna, con i germani reali, gli aironi rossi, le garzette, e i cavalieri d'italia.

Percorrendo in bicicletta la lunga strada che costeggia l'argine di separazione tra le valli di pesca, la sensazione è quella di inoltrarsi sempre di più in un ambiente incantato.
E, quando la barena si allarga, tra frutteti e nuovi orti lagunari, compare all'improvviso il minuscolo borgo rinascimentale di Lio Piccolo, sorto su insediamento medioevale, con la sua chiesetta seicentesca e la piccola piazza su cui si affaccia il palazzo padronale.

La strada percorre l'argine occidentale di Valle Paleazza e Valle Olivara, rifugio migratorio di moltissime specie di uccelli. La laguna di Lio Piccolo è infatti un'area di nidificazione privilegiata e il periodo più adatto per l'osservazione dell'avifauna è sicuramente la tarda primavera.

In questo habitat particolare l'indeterminazione evasiva della laguna si stabilizza, si geometrizza nelle peschiere e negli orti disposti perpendicolarmente alla direttrice nord-est a protezione della bora.
Così, se i borghi e i casoni danno spesso l'idea di abbandono, gli orti e le serre, curatissimi da ortolani oramai vecchi ma ostinati a rimanere in questi luogh
i belli ma isolati, riempiono di vita, di colore, profumi e speranza questo eden.

Alla fine le emozioni e i ricordi di questa giornata vengono filtrati dalla luce soffusa di una tramonto che ci rende ancora più difficile staccarci da tanta bellezza, e solo la speranza di un ritorno ci induce a lasciare temporaneamente questo paradiso..


dedicato a Giorgio con la speranza che il prossimo anno
possa essere mio compagno di avventura.

Fotoracconto dell'escursione


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Due itinerari intriganti, belli, che riconciliano con un diverso, tranquillo e pacato, vivere l'oggi. Luoghi ideali in cui ritemprarsi, ritrovare l'orizzontalità dei panorami, sintomo di calma, di spegnimento del tumulto e dell'ansia. Affioramenti di terra e di emozioni, alzane di vegetazione e di emozioni...
Ho rivisto qualcosa di tipico anche del Delta del Po, nel quale anch'io ha pedalato in MTB.
Le ruote filano...frinire d'ingranaggi e di pensieri, finalmente sereni.
Fino all'ultima casa, all'ultima coltura, all'ultima duna, all'ultima luce della sera che incombe. Ad un arrivederci al prossimo anno. Ad un amico che ha letto quel particolare arrivederci, quella dedica che sa di auspicio e di preghiera.

Un abbraccio da un tuo affezionato lettore

Anonimo ha detto...

Ciao Mario..
i luoghi delle dune del Cavallino devono essere davvero molto belle. La tranquillità trasparisce anche dalle immagini che hai allegato..

Ciao Aly