C’è qualcosa di magico ed ancestrale nell’andar per funghi in autunno, una suspense continua che attiva il senso della vista e lo rende aguzzo come quello di un falco a caccia e dove ogni passo può essere quello giusto, quello che svela la silente presenza delle capocchie dei cantharellus lutescens e tubaeformis perfettamente mimetizzate nel sottobosco, sfumate in quella superlativa tavolozza di caldi colori che offre il bosco di latifoglie misto a pini e abeti delle terre alte in questa stagione.
I cantarelli , più di qualsiasi altro gruppo di funghi, esprimono una personalità tale da consentire voli di fantasia capaci di dare emozioni olfattive, visive e gustative uniche.
Tutto questo, unito alle caratteristiche dell'habitat in cui crescono questi profumati e saporitissimi funghi autunnali, può provocare veri attacchi della sindrome di Peter Pan in coloro che li cercano. Infatti capita spesso durante la loro ricerca di venir risucchiati in un mondo immaginario fatto di minuscole creature, di foglie ingiallite che sembrano enormi laghi popolati da draghi, fenditure in cortecce rosicchiate dai tarli o caverne artificiali scavate dal picchio che diventano immaginari rifugi per personaggi fiabeschi.E i fossati in cui scorre l'acqua dell'ultimo temporale diventano fiumi impetuosi, le cinciallegre e i minuscoli regoli incredibili cavalcature di gnomi operosi, il cespuglio di ginepro una foresta impenetrabile oltre la quale forse si apre l'infinito.
Si possono passare ore di autentica dissociazione psichica, sparire agli occhi del mondo e ritornare alla natura, così come doveva essere molto tempo fa.
Poi le campane di una chiesa in lontananza offrono un passaggio per il ritorno alla realtà.
Il cestino di vimini è colmo di questi splendidi fiori dal colore arancio, nelle narici rimane per tutta la giornata quel profumo delicato alla fragranza di muschio e pioggia di ottobre, che si rinnova la sera mentre si preparano i funghi per la cottura.
Risotto alle finferle e filetti di pesce persico
Ingredienti:
350 g. di riso carnaroli o del Baldo
200 g. di filetto di persico
200 g. di finferle fresche
1 litro di brodo vegetale
20 g. di farina bianca
100 g. di burro
1 cipolla, 1 spicchio d'aglio
sale e pepe bianco q.b.
prezzemolo
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