Come scrive M.Rigoni Stern "il racconto di una vita parte dall'inverno e chiude il cerchio con l'attesa della neve che verrà."
Così questo nostro narrare, procedendo da una stagione all'altra, vi cammina a fianco tanto da poter calzare con il piede l'orma già impressa in una neve che ha memoria di altre nevi e di ricordi ancora vivi.
Camminare sulla neve non è uno sport ricco di emozioni come lo scialpinismo, ma è un'arte povera, un far niente pieno di cose.Camminare sulla neve non è ecclattante come una scalata in parete, ma è semplicemente accarezzare un sentiero per uscirne dalla traccia senza impegno, per fermarsi prima, per decidere di cambiare percorso, per rincorrere un'altra idea,..per inseguire un bosco o una montagna che ti sono cari.............
Camminare sulla neve non è esaltante come skyrunning, ma è un modo per rallentare il ritmo e per un istante fare posto ai ricordi, alla memoria di persone perse da anni e da cui la vita ci ha separati
Camminare sulla neve non è assordante come una pista da sci, ma è....................
E solo allora ci rendiamo conto che, spesso, i silenzi sono importanti quanto i suoni.
Proprio come in una di quelle conversazioni che ci mettono in gioco, quando le pause contano come o addirittura più delle parole, perché ci danno il tempo di mettere meglio a fuoco i pensieri, riorganizzare le emozioni e suturare certe ferite.
Camminare sulla neve dove ogni passo diventa un respiro che muove il passo successivo e ogni respiro alimenta il nostro cuore , e quando il cammino diventa sicuro e il passo delicato allora mi piace pensare che sicuramente esiste quella invisibile via che unisce la terra al cielo.Camminare non serve per tenersi in forma, ma a dare forma alla vita.
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