In macchina da Rio Pusteria si raggiunge il paese di Valles, dove al limite del paese, dopo la stazione a Valle della cabinovia Jochtal si trova un grande parcheggio sulla sinistra.
Da qui un bus navetta ci porta al parcheggio di Malga Fane.
Scendendo dal bus navetta si prosegue a piedi per 20 minuti ca. fino a raggiungere diversi casolari di montagna: Malga Fane, idilliaco conglomerato di costruzioni alpestri circondato da verdeggianti prati dove, per un momento, sembra che il tempo si sia fermato.
Impossibile resistere. La tentazione di sfilarsi scarponi e calze ed appoggiare finalmente i piedi nudi sull’erba fresca è troppo forte! I grandi prati attorno ai masi sono verdi e morbidi, curatissimi, come i graziosi steccati in legno, costruiti a mano, che li delimitano. Un’oasi di pace, dove riposarsi al sole e sgranchirsi le dita dei piedi al fresco solletichio dell’erba o dell’acqua del torrente.
La „Malga Fane“, che si trova a 1739 metri è una delle più conosciute malghe dell’Alto Adige, che ha mantenuto nel tempo il suo carattere tipico di grande suggestione storica e architettonica.
Dal Medioevo, periodo in cui la malga era nata quale rifugio dalla peste che aveva colpito le valli, fino ad oggi, il piccolo paesino con i prati confinanti era per lo più zona da pascolo. L’insieme idilliaco della chiesetta, delle casette in legno, delle stalle e dei fienili meritano una visita in tutte le stagioni. Unici sono anche il formaggio casereccio ed i piatti tradizionali serviti nelle baite.
Una volta giunti nei pressi dell'alpeggio ci si può avviare lungo la carrozzabile che oltrepassando la stretta gola del Rio di Valles conduce verso il rifugio Brixen che si trova al centro di un anfiteatro di splendide cime alpine tra cui il Picco della Croce (3.132 m), la Cima di Valmala (3.022 m) e la Cima della Vista (2.988 m). In mezzo a queste due cime passa il sentiero 18 che passa per lo splendido lago Selvaggio (a 2.532 m).
Queste remote montagne, percorse anche da una ben segnalata Alta Via, offrono panorami incantevoli e sono ancora poco frequentate, nonostante una rete di ottimi sentieri consenta di visitarle assaporandone colori e silenzi interrotti dai segnali d'allarme delle marmotte mentre sui ripidi e verdi pendii si può avere anche la fortuna di notare l'evoluzione di un' aquila.
2 commenti:
Sigh..Sigh.. cosa mi sono persa.. belissimi panorami.. Aly
... questa è una escursione che non può mancare nel programma del Raduno.
Quindi prenotati per il prossimo anno e vedrai....
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