Questa lunga tappa prende sempre avvio dall'Hotel Righetto a Cavallino Treporti, ove alloggio ogni qualvolta mi prendo qualche giorno di riposo dal lavoro tra maggio e giugno, e si sviluppa sulle strade che costeggiano la laguna e i canali navigabili, tra il Sile e il Piave.
Questi sono i canali che formavano la Litoranea Veneta, l’antica via d’acqua che collegava Comacchio con Grado. Una volta arrivati alle Porte del Cavallino sul canale Casson incontriamo la Conca di Navigazione del 1632 ad opera del fiammingo Daniel Nijs. Sulla facciata del casello daziale una lapide originale riporta ancora gli importi di pedaggio per ciascun tipo di imbarcazione.
Risalendo le sinuose anse del Sile si arriva alla Chiesa di S. Giovanni Battista, la più antica del Basso Piave, attorno alla quale si è sviluppato il centro storico di Jesolo. La spiaggia del Righetto oramai dista da qui 14 chilometrì.
Il percorso ora prosegue con direzione verso il Piave, costeggiando la sinistra del canale Cavetta, che, una volta raggiunta Cortellazzo, sfocia in mare.
Nel XVII secolo il corso del fiume Piave fu deviato in mare aperto dalla Serenissima Repubblica per evitare l’interramento della laguna.
Svoltiamo a sinistra fino ad un caratteristico ponte di barche che consente, a pagamento, di superare il fiume in un punto dove è frequente incontrare anche le pittoresche reti da pesca a bilanciere.
Dopo aver incrociato la statale si svolta a destra per una strada bianca con divieto di transito per le auto verso la Valle Ossi fino ad arrivare alla Laguna del Mort,una preziosa oasi naturalistica che si estende fino al circolo nautico e al campeggio di Eraclea Mare. (25 km - 2 ore circa)
Area naturalistica di grande suggestione, la Laguna del Mort è nata dalla rottura dell'argine destro del Piave il 5 ottobre 1935, a seguito di una grande piena, che andò a modificare in modo definitivo l'ultimo tratto del proprio alveo.
Fino a quel giorno, infatti, la Laguna del Mort non era altro che l'ultimo tratto del fiume e la sua foce.
All'epoca infatti il Piave correva perpendicolare alla linea di costa fino a poche centinaia di metri dal mare Adriatico. Giunto in prossimità della località di Cortellazzo, il fiume svoltava a gomito alla propria sinistra e fluiva parallelo al mare per circa 3 chilometri, a quel punto si gettava in Adriatico.
Il Mort, così viene localmente indicata la laguna, si estende tra Eraclea Mare e la foce del Piave ed essendo alimentata solo dai flussi delle maree, è una laguna di mare. La lunghezza della laguna è di circa 3 km. e risulta una piacevole passeggiata, da fare anche in bicicletta, su comodi sentieri, tra pineta e vegetazione mediterranea caratterizzata da acque basse con fondali sabbiosi, in un ambiente di grande importanza naturalistica.
Poco conosciuta perchè turisticamente non aveva mai avuto un battage promozionale, la Laguna del Mort è ascesa inaspettatamente alla ribalta delle cronache nazionali (ne ha parlato anche la Littizzetto da Fabio Fazio e l'ex ministro Brambilla) lo scorso anno quando, con un'ordinanza del Sindaco, è divenuta ufficialmente una spiaggia naturista.
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