L’autunno è la stagione della caduta, la stagione dei boschi spogli e dei “materassi” di foglie a coprire la terra umida e la nascita dei funghi. Boschi e foreste verdeggianti dalla primavera alla fine dell'estate ora si “infiammano” trasformandosi in una tavolozza luminosa di tonalità quasi infinite.
Si chiama foliage quel fenomeno spontaneo per cui alcune specie di alberi (soprattutto latifoglie) in autunno cambiano il colore delle loro foglie, passando dal verde al giallo, dall'arancione al rosso al mattone.
La diminuzione drastica di clorofilla, alla fine dell'estate, affievolisce il colore verde delle foglie e nello stesso tempo aumenta la produzione di altri pigmenti che sono presenti in misura minore anche nel periodo di crescita delle piante.
Tali pigmenti sono chiamati carotenoidi e creano le colorazioni pastello (giallo, marrone, rosso, arancione) delle foglie.
Altri pigmenti importanti sono gli antociani, che regalano tinte rosse e viola e che, a differenza dei carotenoidi, si sviluppano solo alla fine della stagione estiva.
Ottobre, quasi per definizione, è il mese che apre le porte a questa particolare stagione, dove invece di aspettare magiche fioriture, come in primavera, ci meravigliamo del cambiamento e della caduta delle foglie, di questo magico periodo che viene, per estensione, chiamato fall foliage, un momento in cui la natura si fa bella morendo.
Ora, camminare in montagna per i boschi diventa meraviglioso: i rossi, i gialli e i marroni si fondono, regalando regalando gradazioni color oro al paesaggio e calpestare le foglie diventa una delicata sinfonia di scrosci e sussurri.
Romantico, per dire poco.
Suggestivo, per avvicinarci al concetto.
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