E' un fungo che é quasi impossibile da confondere con un altro. É difficile trovarlo, ma quando ne trovate uno, guardando meglio attorno a voi vi renderete conto che siete attorniati da un tappeto di trombette dei morti. Un enorme tappeto nero. Si tratta di un fungo molto simile ai "gialletti", a forma di trombetta, con un cappello cavo e il gambo; a forma di imbuto, anch’esso cavo e di consistenza floscia.
Il colore della Trobetta dei morti dipende molto dal grado di umidità; grigio con clima secco e nero con clima umido. La carne di questo fungo presenta un odore particolarmente intenso, sia prima che dopo la cottura, ed un sapore aromatico molto caratteristico. L’odore è gradevole con sentori di prugna, il sapore tendente al dolce con aromi caratteristici del tartufo.
Gli svizzeri lo chiamano “il tartufo dei poveri”, gli Inglesi lo chiamano “il corno dell’abbondanza”, mentre i Tedeschi “le tube dei morti”. A prescindere dai nomi, esso, una volta essicato continua a profumare divinamente! La trombetta dei morti si trova per lo più nei boschi di latifoglie, ai piedi di castagni e faggi, in ambienti molto umidi, lungo piccoli corsi d’acqua o fossati. Solitamente in folte colonie, mentre è molto più raro reperire degli esemplari singoli.
Ingredienti
Tartufo e Trombette di morto 20 + 100 gr. (eventualmente anche solo trombette - 120 gr)
Burro 50 gr.
Acciughe 1 filetto
Olio di oliva extravergine
Aglio 3 spicchi
Sale e pepe q.b.
Preparazione
2. Unite il filetto d'acciuga spezzettato, aggiungete le trombette ridotte a pezzetti e rimettete sul fuoco. Tenete la padella coperta fino a quando le trombette non avranno rilasciato la loro acqua.
3. Poi continuate la cottura facendo attenzione a non farle asciugare troppo. Aggiustate di sale e pepe a piacere. Dopo 12'-15' di minuti di cottura, frullate il tutto con un minipimer, e poi aggiungete i tartufi grattugiati e il burro. Lasciate cuocere a fuoco molto basso per qualche minuto. Versate la salsa in piccole vaschette o contenitori ermetici e quando sarà raffreddata poneteli in freezer.
2 commenti:
Ecco un altra bellissima ricetta d'autore, i miei complimenti Mario.
Peccato non poter percepire i soavi profumi dallo schermo...
caro Mark,
se non trovi la materia prima in questo fine settimana, allora ho già provveduto io a mettere da parte un piccolo assaggio.
Non vorrei che passassi l'inverno ad arrovellarti sull'ipotetico sapore di questa vera delizia.
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