Ritorna a camminare con me, per perderci nuovamente tra i silenzi delle vette, ma anche per ritrovarci una volta ancora nella profondità del nostro essere unici per l'altro.
Un unico desiderio; avere tempo e silenzio per camminare ancora con te al mio fianco.
Avere tempo, .............quando il tempo all'improvviso è diventato il bene più prezioso, quando ti accorgi che quello che hai ti sta sfuggendo tra le mani che non riescono più a trattenerlo ..............quando nel silenzio della notte i ricordi ritornano più vivi che mai.
quando nelle notti le allucinazioni, portate in regalo dalla terapia riempiono il vuoto della solitudine lasciandoti esausto nel buio dell'oscurità.
quando nelle notti le allucinazioni, portate in regalo dalla terapia riempiono il vuoto della solitudine lasciandoti esausto nel buio dell'oscurità.
E infine il silenzio per desiderare un abbraccio mancato, un tempo utile per colmare con i pensieri ciò che avrei voluto fare, ma che invece ho lasciato andare aprendo la mano.
Ritorna a camminare con me perché il tempo sia di nuovo lineare. Per permettermi di richiudere la mano e, sfidando la malattia, affrontare con te la salita al Nuvolau per non lasciare che vinca di nuovo la paura della malattia e ancora una volta apra la mano e ti lasci andare .
2 commenti:
Ciao Mario,
era da un po' che non passavo a leggerti.
Intuisco, con emozione, che anche tu nel frattempo hai dovuto,
come me, lasciare una mano...
Continua a scrivere,
leggerti è sempre una carezza per l'anima, grazie !
ciao,
anch'io sono contento di risentirti.
E le tue escursioni?
Lasciare una mano è veramente lacerante e il lutto che ne consegue non è facile da rielaborare.
In questo credo che la montagna abbia un potere taumaturgico rilevante.
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