mercoledì 4 marzo 2015

Marostica: sentiero dei Gorghi Scuri con due alternative

Il primo itinerario oltre a farci scoprire uno dei siti naturalistici più suggestivi del territorio a nord di Marostica, i Gorghi Scuri, (lussureggiante ed affascinante luogo che somiglia vagamente all'elfico "Gran Burrone" de "Il Signore degli Anelli") ci porta ad uno dei balconi collinari più belli per godere appieno del paesaggio delle colline della Pedemontana. Durante il cammino attraverseremo tratti di bosco nati su antichi terrazzamenti, alternati a colline in cui il bosco è stato sostituito da filari di viti e olivi messi a dimora sui vecchi terrazzamenti, in gran parte ripristinati, che seguono le linee sinuose delle colline.


Da Valle S. Floriano si prende la strada che verso Ovest conduce a contrà Placa e Contrà Capo di Sopra, dove possiamo parcheggiare l'auto vicino ad un Capitello.
Da questo punto seguiamo la strada cementata con direzione nord che risale  il torrente “la Valletta”, sulla nostra destra, mentre un bosco di ripa, composto da salici, pioppi, ontani, robinie, costeggia alla sinistra la strada.

Arriviamo in breve ad una suggestiva cascata. Oltrepassiamo il torrente dirigendoci verso un vecchio baito recuperato (fienile rustico e ricovero per attrezzi) che costeggia la strada.
Subito dopo alcuni cartelli alla nostra sinistra indicano un sentiero alternativo solo per esperti; quello del " sito naturalistico dei Gorghi Scuri".

Ripromettendoci di farlo in una prossima uscita, noi proseguiamo per la più comoda strada forestale che si inerpica verso est inoltrandosi in un bosco di carpini neri e roverelle fino ad un piccolo casolare completamente restaurato.
Quì giriamo a sinistra mentre il bosco cambia di nuovo aspetto; ai carpini si sostituiscono alcuni vecchi castagni, sopravissuti ai numerosi che qui allignavano prima che la malattia del cancro del castagno li decimasse.
Un bosco che trasuda ancora di vecchie storie, di racconti fantastici, di anguane e salvanelli... Non c'è passo che non facciamo senza aspettarci di intravvedere qualcosa o qualcuno attraversare i profili di questi vecchi alberi. In un altro momento, forse, ci faremmo prendere dalla paura, ma invece capita che più ci immergiamo in questo bosco più il nostro spirito osservativo e avventuroso ci farà scoprire cose fantastiche e interessanti.

Come un vecchio fontanello da poco messo in luce dal recente taglio del bosco e che si trova nei pressi di un tornante destro che arriva a lambire la valletta degli Spini.
Ci soffermiamo per un istante ad osservare rapiti questo angolo di natura che ci induce ad immaginare cose d'altri tempi.
Usciti dal bosco attraversiamo, dapprima un gruppo di case adossate con a lato un vecchio pozzo, poi, tagliando per un pascolo aperto, giungiamo alle prime case della frazione di Pradipaldo, contrada Zeggio.
Arrivati all'incrocio con la strada provinciale che sale in Altopiano di Asiago ci concediamo una breve pausa per poter ammirare il paesaggio collinare della Pedemontana.



Per il ritorno dobbiamo risalire la provinciale di qualche metro fino al campo da calcio e scendere per la stretta strada asfaltata che ci conduce alla contrada Fagarè alto e poi fino alle prime case di Valrovina, e da lì per sentierino della Val di Forame fino a San Michele. Seguendo via G. Fattori si perviene alla strada sterrata (contrà Gaggion Basso) che costeggia il torrente Lavacile e che seguiremo fino a risalire in contrà Marchetti - ristorante "La Rosina" . Seguiamo per qualche metro la provinciale e poi giriamo a destra per sterrata che ci conduce alla contrada Piazzette e da li ritornati al capitello svoltiamo a sinistra per la contrada Placa dove recuperiamo l'auto.

 Partenza: contrà Placca valle San Floriano  140 Arrivo: Pradipaldo - 510 mt
Dislivello.: 752 m
Distanza con alt: 12.86  km
Tempo: 3 ore e 25'




In alternativa
possiamo lasciare l'auto nel parcheggio del piazzale antistante la chiesa di San Floriano.
Da lì seguire il sentiero n. 2 per i Gorghi Scuri. Usciti nella provinciale che porta alla "Rosina" scendiamo per un breve tratto la strada per poi risalire a destra lungo via dei Stroppari  seguendo il segnavia n. 2. Al successivo bivio scendiamo lungo la strada centrale (via Capo di Sopra) fino ad incontrare sulla nostra destra un capitello ristrutturato in pietra.

Superata la contrada la strada inizia a salire e diviene ben presto avvolta dal bosco ed è udibile il suono dell’acqua: il percorso del
torrente La Valletta. Da questo punto in poi seguiremo le indicazioni del percorso riportato e dettagliato sopra. Continuando la salita (con indicazioni sempre ben presenti) passiamo
un vecchio casolare isolato, sempre dentro al bosco che a tratti ha colonizzato antichi castagneti ormai deperienti. Arriviamo alle prime case di Pradipaldo dove possiamo fare una sosta in uno dei tavolini all'aperto del bar Trattoria Da Tranquillo.

Terminata la pausa e attraversata la strada provinciale possiamo scendere attraverso un sentiero che inizialmente taglia due volte la strada per poi inoltrarsi definitivamente nel bosco. Il sentiero è ripido e il fondo sconnesso per il passaggio di moto e bike per cui risulta molto scivoloso in caso di pioggia. Arrivati alla contrada Marchetti (ristorante "La Rosina")   da li scendiamo per strada fino alle case Galassi-Pianezzola per poi proseguire per una sterrata che scende in valle. Attraversiamo il rio per risalire al parcheggio della chiesa di San Floriano dove abbiamo lasciato l'auto.



Partenza: Parcheggio Chiesa Valle San Floriano -                  180 mt
Arrivo: Pradipaldo - 510 mt
Dislivello cumulativo: 520 m
Distanza totale: 8 km
Tempo: 2 ore e 30'





Nessun commento: