Dopo aver partecipato nel fine settimana ad un Convegno inerente la mia professione, mi sono preso due giorni di libertà e sono andato a rifugiarmi al Cavallino in provincia di Venezia.
Non sono certo un appassionato di mare ma, già da qualche anno, questo luogo situato in una striscia di terra tra la splendida e protetta laguna nord di Venezia e un lembo di mare adriatico che certifica con la bandiera blu la qualità dei servizi turistici, ambientali e acquei del suo litorale, mi ha stregato.
Non c'è il caos tra vie che traboccano di negozi pieni di cianfrusaglie e la musica assordante delle discoteche come nella vicina Jesolo.
Non ci sono file interminabili di alberghi, pensioni, appartamenti, e di ombrelloni allineati e pigiati sulla spiaggia come nella riviera.
A Cavallino e soprattutto a Punta Sabbioni puoi trovare solo la quiete e la tranquillità di un mare e di una spiaggia ricche di paesaggi differenti che si mescolano in un ambiente che, proprio per la sua varietà, risulta essere davvero unico.
Il Primo dei due itinerari che si percorrono in bicicletta parte proprio da Cavallino alla scoperta delle frontiere ambientali dell'area di Punta Sabbioni e della bellissima spiaggia in costante mutamento a causa dell'accumulo di sedimento dovuto alle correnti marine e ai sedimenti portati dal fiume Piave.
Si tratta quindi di un contesto in forte evoluzione ove è possibile riconoscere gran parte degli ambienti litoranei dell'Alto Adriatico su cui spiccano le dune in neoformazione, le aree umidi retrodunali, il bosco igrofilo e la pineta.
La grande scommessa del progetto "Life Natura" della Regione Veneto per quest'area consiste nel riuscire a far convivere una presenza umana, sia fissa che stagionale seppur mai eccessiva ed invadente come in altre parti dell'Adriatico, con un ambiente così fragile.
1 commento:
Ciao e complimenti per il bel blog! Ti invito a visitare il mio!
http://fotorestaurando.blogspot.com/
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