leggiamo e riportiamo dal sito montagna.tv :
KATHMANDU, Nepal – Una spedizione italiana la settimana scorsa ha tentato di salire in vetta al Baruntse, il picco himalayano di 7.129 metri. Il gruppo è composto di 6 alpinisti di cui due hanno provato la cima pochi giorni fa: sono Davide Chiesa e Massimo Rabito, che hanno dovuto rinunciare per le condizioni della montagna e per lo stato di salute non ottimale.
Erano proprio al campo base quando si è verificato l’incidente che ha causato la morte di Nima Sherpa, uno dei più celebri alpinisti nepalesi. Nei giorni successivi hanno continuato l’acclimatamento, salendo ai campi alti. Infine a metà della settimana scorsa, Chiesa e Rabito, accompagnati dal loro sherpa, hanno tentato la vetta, decidendo però di rinunciare e tornare indietro.
“Max, Pemba ed io siamo scesi dai campi alti – ha comunicato Chiesa tramite satellitare -. Vento fortissimo. Neve in cresta non trasformata, delle 25 spedizioni presenti nessuna è salita in vetta.
Il Baruntse non vuole nessuno, ed il mio corpo non vuole me.
Nonostante il mio lottare, mi ha abbandonato, ho la febbre e non riesco a recuperare.
Al campo base fa molto freddo tutto il giorno.
Tutti i compagni delle spedizione si sono ammalati, tranne Max e nessuno riesce a recuperare.
Il primo di novembre arrivano i portatori e il 2 inizia il rientro”
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