L'antico sentiero che partendo dal parcheggio dell'Hotel Legno in Val di Sella, si arrampica tra i faggi e le conifere, offrendo splendidi scorci sui bastioni calcarei di Cima dodici e del Portule fino ad arrivare all'antico Eremo di S. Lorenzo, non può essere considerato soltanto un itinerario escursionistico.
Infatti il punto di arrivo, una minuscola radura incastonata come uno smeraldo sul crinale settentrionale dell'Armentera, a picco sopra Borgo Valsugana, e un posto veramente "magico".
Testimonianze che si perdono nella notte dei tempi lo identificano come un luogo di culto già in epoca celtica.
Gli antichi druidi erano esperti nella localizzazione di poli geomagnetici, a cui attribuivano poteri magici e sui quali erigevano i loro templi. Il piccolo eremo cristiano paleo-medioevale sembra essere costruito proprio sopra le tracce di un sito religioso pagano.
Pur senza scomodare antiche credenze, nessuno può rimanere indifferente alla pacata atmosfera di San Lorenzo, e nella quiete assoluta del luogo è facile percepire una indefinita e diffusa energia positiva.
Anche il panorama è straordinario: si esce dalla piccola soglia posta nella facciata rivolta a sud e l'occhio si posa immediatamente sull'imponente piramide della Cima Dodici, mentre come una terrazza il piccolo prato che si affaccia a nord ci fa intravvedere, tra le fronde di faggi e pini, la Valsugana quasi mille metri più in basso.
La chiesa è un’aula rettangolare con il soffitto in legno e il pavimento in larice. Il tetto è ricoperto per metà da scandole e metà di lamiera che serve alla raccolta dell’acqua piovana in un pozzo, non essendoci infatti nessuna sorgente.
Pregevoli sono gli affreschi interni tra cui spicca l’Ultima Cena, ricca in particolari ed espressività dei personaggi, allineati tutti dalla parte di Gesù tranne Giuda, più piccolo e dall’altra parte del tavolo. Questo modello di Ultima Cena viene dal Vangelo di Giovanni ed era abituale al tempo in cui vennero eseguiti questi dipinti.
Verso la metà del Trecento la chiesa viene ampliata, segno che era molto frequentata, e sulle pareti vengono eseguiti nuovi affreschi. Su quella nord e parte di quella ovest venne eseguito un altro ciclo con scene del martirio di San Lorenzo. Sono 7 riquadri, tutti riconducibili alla storia del Santo.
Nonostante alcuni siano rovinati, si riesce a capire per tutti cosa descrivano le scene e, specialmente nel quadro del supplizio del Santo sulla graticola, si percepisce un’alta qualità artistica.
Il romitorio a poca distanza dalla Chiesa, invece, fu realizzato alla fine del Trecento su volere di Siccone II di Caldonazzo Castronovo che, secondo la leggenda, fece un voto per aver avuto salva la vita durante un incidente di caccia sull’Armentera.
Descrizione: dopo aver lasciato l'autovettura sul piazzale dell'Hotel Legno (830 m), ritorniamo indietro di poche decine di metri per imboccare una strada forestale sterrata che sale verso sinistra.
Dopo circa un chilometro, ad un tornante, la abbandoniamo per seguire una mulattiera sulla sinistra.
L'agevole sentiero con qualche passaggio tra le roccette (purtroppo recentemente rovinato da una nuova strada forestale che non trova motivo) prende quota tra bei boschi di faggio che a tratti lasciano il posto alle aghifoglie, fino ad un incrocio di sentieri in prossimità di un'insellatura a quota 1120m.
A sinistra parte il sentiero che sale alla cima dell'Armentera, a destra quello che scende verso la strada che porta a Olle; noi proseguiamo invece dritti, e dopo pochi ripidi tornantini nel bosco, raggiungiamo la chiesa e il romitorio di San Lorenzo a quota 1.185 m.
Durante il ritorno una volta scesi alla forcelletta incontriamo un ragazzo che ci chiede se vogliamo visitare la Chiesa. E' il nipote del custode che sta salendo per curare il piccolo orto a fianco del romitorio.
Una coincidenza unica che non ci lasciamo di certo sfuggire. Così risaliamo nuovamente con lui il sentiero fino a questo incantevole e coinvolgente luogo di silenzio e preghiera.
* l'Eremo viene aperto dalla metà di luglio fino alla metà di agosto con un momento particolare nel giorno e soprattutto nella notte di S. Lorenzo (10 agosto)
3 commenti:
Che bel luogo.. e che fortuna aver incontrato quel ragazzo..
Aly
Veramente suggestivo!
Maria
Avevo già letto di questo Eremo su un Forum escursionistico. Veramente incantevole.
Remigio
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