lunedì 2 giugno 2014

Corte Sconta detta Arcana: prima parte

“Corte Sconta detta Arcana” è il nome fantastico di un libro di racconti dato dal suo autore Hugo Pratt ad una Corte veneziana, che si trova nei pressi del Campo di SS. Giovanni e Paolo a Venezia.
Il titolo “Corte Sconta detta Arcana” è, in un certo senso, un piccolo indovinello che Pratt lascia ai suoi lettori. Infatti A Venezia (luogo in cui dovrebbe trovarsi la suddetta corte) non esiste una Corte Sconta. Pratt gioca con le parole, e con i suoi lettori, utilizzando un nome di fantasia per descrivere un posto realmente esistente a Venezia, cioè la Corte Botera.
Nel dare il titolo al suo libro fa uso dei termini “Sconta” e “Arcana” per suggellare questo gioco. Infatti con “sconto” (derivante dal dialetto veneziano) si intende qualcosa di nascosto, celato. Allo stesso modo “Arcano” è un aggettivo italiano che può significare misterioso, segreto.

Da qui prende il via nel libro la splendida avventura di un Corto Maltese, novello Marco Polo, sulle tracce di un fanstastico tesoro degli Zar perduto e conteso tra rivoluzionari mongoli, splendide duchesse e crudeli signori della guerra.

E da questo spunto prende il via anche la nostra escursione che da San Marco ci porterà al Sestriere Castello dove andremo a scoprire la Corte Sconta detta Arcana di Ugo Pratt.

Dall'imbarcadero di "San Zaccaria" , poco distante da San Marco, dopo aver attraversato il ponte del Vin, ci infiliamo nella stretta Calle delle Rasse tra l'Hotel Danieli e il Palazzo Dandolo. Arrivati in fondo a Calle delle Rasse  svoltiamo a destra in Salizzada San Provolo.
Superato un ponte ci si trova in Campo San Provolo.


Poco distante si attraversa il Ponte del Diavolo per passare alle Fondamenta de l'Osmarin, cosi' chiamata dal nome della famiglia Osmarin che un tempo abitava in questa fondamenta.
La fondamenta veneziana e' il tratto di strada che costeggia un canale o un rio. Tipicamente la fondamenta presenta anche degli approdi (rive) con gradini in pietra d'Istria che scendono in acqua, per favorire l'attracco delle barche, il carico-scarico delle merci e la salita e la discesa dei passeggeri.

Purtroppo il Ponte del Diavolo a Venezia non può vantare nemmeno una leggenda che sia stata tramandata fino al giorno d'oggi e che ce ne possa spiegare la denominazione. Ma anche questo è il bello della citta di Venezia che a volte non dà certezze e sicurezze lasciando invece spazio all'immaginazione, proprio quella che serviva a H. Pratt per creare i sui racconti.
 
Procediamo lungo il canale che scorre sulla nostra sinistra e alla fine, sempre a sinistra, troveremo il ponte dei greci dal quale possiamo osservare in un bello scorsio la chiesa di San Giorgio dei Greci.  Fatti pochi passi dobbiamo svoltare a destra per il ponte Lion e la tranquilla Calle Lion, in fondo alla quale troviamo a destra il Ponte de la Comenda, che dovremo superare per poi entrare in Calle dei Furlani.

Il ponte de la Comenda immette in Calle dei Furlani proprio innanzi alla Scuola di San Giorgio degli Schiavoni. Percorriamo tutta la Calle per poi girare a sinistra per il Campo de le gate, dove c'è la casa dove visse Ugo Foscolo. In fondo al Campo girando a sinistra si entra in Salizada de le gate ( Salizada: calle selciata fin dai tempi remotissimi. Il nome le distingue dalle calli che in origine erano in terra battuta ), che percorriamo in tutta la sua lunghezza per poi svoltare a sinistra e imboccare Salizada San Francesco.


Camminiamo fino in fondo al ramo e superato il ponticello entriamo in Campo de la Chiesa, che poi confluisce in Campo San Francesco. 

Siamo finalmente presso la bellissima chiesa di San Francesco della vigna, prima tappa del nostro intinerario.

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