lunedì 2 giugno 2014

Corte Sconta detta Arcana: seconda parte

Continuiamo il nostro itinerario nella Venezia di Corto Maltese.
Un viaggio per calli e corti nascoste alla scoperta di luoghi poco visitati e spesso poco conosciuti dagli stessi veneziani. Una passeggiata in zone incontaminate che, per la loro lontananza dalle orde di turisti e per la loro semplice, ma struggente bellezza, sprigionano un che di misterioso e riportano il visitatore in una Venezia ormai lontana.

Purtroppo della vasta vigna che un tempo occupava il sito del campo, oggi non resta che il nome ad ispirarci fantasie e pensieri che disegnano un quadro ben diverso dall'attuale. Dal Campo San Francesco della Vigna prendiamo a ovest la calle che porta lo stesso nome e quando incrociamo le Fondamenta di Santa Giustina giriamo a sinistra. Attraversato il ponte sul canale ci dirigiamo verso il Campiello Santa Giustina detto de barbaria.

Ora proseguiamo dritti attraversando la calle del Cafetier fino alla Barbaria de le Tole. Barbaria de le Tole, il cui nome che deriva dai depositi di legname destinati alla lavorazione ed esportazione, e piu' precisamente al fatto che le tavole (tole) venivano piallate e preparate. Infine attraverso la Salizada San Zanipolo arriviamo al Campo San Giovanni e Paolo.

Campo Santi Giovanni e Paolo e' uno dei campi piu' ampi di Venezia, situato nel sestiere di Castello, al confine con quello di San Marco.
I veneziani chiamano questo Campo San Zanipolo ( appunto San Giovanni e San Paolo, secondo uno strano e del tutto peculiare sincretismo veneziano in fatto di santi). Al centro del campo, su un basamento di marmi policromi, vi e' il monumento equestre dedicato a Bartolomeo Colleoni (opera del Verrocchio), famoso capitano della Serenissima a cui i soldati del tempo avevano dato il nome di "invincibile". L'imponente chiesa dei Santi Giovanni e Paolo chiude l'angolo con la Scuola Grande di San Marco, oggi Ospedale della città, che si sviluppa anche lungo la fondamenta del rio adiacente.

Lasciamo Campo San Zanipolo e ripercorriamo all'inverso Barbaria de le Tole con i suoi caratteristici negozietti di dolciumi e vari. A metà di questa via cerchiamo sulla nostra destra il Sotoportego Corte Veniera, che imbocchiamo. Questa stretta calle ci poprterà a sbucare dove il Rio S. Giovanni Laterano si divide in due rami.


Lasciamo perdere il ponte che si trova leggermente spostato sulla nostra sinistra, e invece continuiamo a percorrere la calle (sempre a sinistra) che sembra voler precipitare nel Rio. Seguiamo un sotoportego, sempre a sinistra, dove finisce la calle, e scendendo una scalinata, ci troviamo d'incanto nella splendida Corte Botera.



E' la famosa "corte sconta" la meta del nostro itinerario.
E, come nella corte magica di Pratt anche quì troviamo sette porte, la vera da pozzo al centro della corte, un arcone in pietra in stile decorato a bassorilievo con figure simboliche a animali fantastici (forse i draghi di Corto ?).
Ci guardiamo attorno e per un istante ci sembra  di essere in un mondo fantastico, quasi irreale, accanto a Corto nelle sue avventure.

Purtroppo trattandosi di una corte privata,  da qualche anno, risulta difficile visitarla a causa di un cancello che ne sbarra l'entrata nel sotoportego Botera. Come diceva Hugo Pratt, le cancellate che sbarrano la strada non danno la possibilità di ritrovare importanti memorie e precludono la vista di angoli importanti della città.   Vi auguro comunque di aver la possibilità di entrarci come è capitato a me (nel lontano 2005 e nel 2008 quando ancora era aperta a tutti), magari incontrando uno che vi abita e a cui potete chiedere il permesso.

1 commento:

Unknown ha detto...

Suonando un po' di campanelli una gentile signora mi ha aperto, però la corte rispetto ad anni fa è spoglia e disadorna dei fiori che caratterizzavano la scalinata.