ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla. "
G. Garcìa Marquez
Sono passati già dieci anni da quando ci hai lasciato.
Nel cuore ancora il brusio delle nostre parole, hai visto la vita sparire
lasciando a poco a poco un abbraccio di lumi.
Sei scivolato dalla vita alla morte in silenzio.
Quel silenzio che la tua lunga malattia ti aveva imposto, obbligato e costretto.
E oggi mi sembra come se il tempo passato sia una distanza ricoperta da mille fotografie di cui io ne possiedo e ricordo solo una minima parte.
Questa, tra le altre di noi due, mi sembra sin troppo bella per poter essere stata vera, eppure eri lì come sempre accanto a me come lo sei ora, con il capo leggermente reclinato verso di me e dalla mano sulla spalla quasi a proteggere l'oggetto del tuo amore.
E sotto questa neve, nei sentieri delle terre alte dove il mio pensiero mi porta, tra i boschi e gli abeti carichi di una bianca coltre, nei tramonti invernali malinconici e pieni delle ombre della sera, non c'è momento in cui non senta con malinconica tenerezza il respiro della vostra anima e la dolcezza dei ricordi che ancora vivono in me.
2 commenti:
un abbraccio Mario..
grazie manu'
ricambio con affetto
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