“ora mi sembra di non poter essere felice che sulle montagne e di non desiderare che quelle”.
Sembra di sentire, nelle parole di Buzzati, l’eco dell’eterna nostalgia di un luogo “altro”, diverso, più elevato, quasi il simbolo materiale del sottrarsi per un momento al mondo e alle cose terrene.
La ricerca, appunto, del proprio “luogo dell’anima”, dello spirito, l’unico luogo dove è ancora possibile, davvero, “essere felici” con se stessi.
Questo e solo questo voleva essere la montagna e questo Blog.
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