Ne nacque uno dei libri di viaggi e di avventure più noti della letteratura di tutti i tempi.
Anche se creduto per molto tempo un racconto frutto della sua fantasia, il ricordo di Marco Polo e delle meravigliose avventure vissute è rimasto sempre vivo nella memoria dei veneziani.
Per questo il quartiere in cui il giovane Polo e la sua famiglia sono vissuti porta ancora oggi il titolo del suo libro.
La Corte seconda del Milion è uno slargo tra le case, una volta intercluso intorno alla antica Vera da Pozzo. L'unico accesso era il basso sotoportego, così come era nella norma urbanistica in una corte veneziana. Le case cinquecentesche che la circondano non sono realmente quelle in cui visse il famoso esploratore ma sorgono sulle antiche fondamenta della case della famiglia Polo.
Così per consuetudine vengono definite dalle guide e dalla tradizione come le Case di Marco Polo, anche se il famoso esploratore veneziano è vissuto qualche centinaio d'anni prima della costruzione delle case che ora attorniano la corte che noi vediamo. I lavori di ristrutturazione del vicino Teatro Malibran eseguiti verso la fine del XIX secolo hanno notevolmente modificato lo stato originale dei luoghi.
Inoltre accanto all'Arco Polo sono stati aperti due nuovi passaggi per permettere al Teatro Malibran di avere nuove vie di accesso e di fuga dal teatro stesso, vista la sua grande capienza per un teatro di quell'epoca. Con il restauro del 2002 del Teatro è stata anche rialzata la Vera da Pozzo che troviamo al centro della Corte. A sorvegliare che l'acqua non fosse inquinata da acque salse durante le alte maree, un addetto della Repubblica di Venezia, tappava i buchi delle forine e periodicamente controllava la salubrità dell'acqua.
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