Stasera, nel tepore del letto, vado con questi ricordi dentro un tempo che lentamente diventa sempre più lontano.
Affievolisce le linee del tuo volto ma non riesce ad oscurare quel che di te il cuore costudisce.
Ascolto, ancor prima del crepuscolo, cercando di capire quale sarà il tempo domani.
Se il cielo fosse limpido aprendo gli occhi vedrei nel cielo la luna,
tondeggiare tra le stelle, e affacciarsi alla finestra della mia camera.
Resto in ascolto tra ricordi e malinconie,
mentre il sonno mi accoglie tra le sue braccia.
Quando mi sveglio sento i rumori ovattati delle auto che passano,
ma non vedo la luna filtrare tra i rami della vecchia quercia lassù sopra la collina
e neppure le stelle.
Allora capisco che è così perché sta nevicando.
E sotto questa neve, nei sentieri camminati al tuo fianco dove il mio pensiero mi porta.
Tra le praterie e gli abeti già carichi di una bianca coltre,
nei tramonti invernali malinconici e pieni delle ombre della sera, non c'è momento in cui non senta con nostalgica tenerezza il respiro
della tua anima e la dolcezza dei ricordi che ancora vivono in me, come un sogno nel sogno.
E nel sogno era il 27 dicembre di alcuni anni fa in cui si era deciso per una escursione notturna con le ciaspe a Marcesina . Una escursione complessa ma interessante.
Partenza dal Rifugio Valmaron di Enego
Salita al Passo della Forcellona
Passaggio per i Casonetti e il rifugio Marcesina
e poi una lunga tirata a fianco delle piste di sci fino al Rif. Barricata.
Al rifugio avremmo fatto pausa con un menù concordato.
E poi saremmo tornati a Valmaron con la motoslitta.
Il tutto prevedeva necessariamente la presenza della luna piena
almeno durante il percorso di andata per non rischiare di perderci.
« Ma ci saranno ancora degli innamorati che in una notte d’inverno
si faranno trasportare su una slitta trainata da un generoso cavallo per la piana di Marcesina
imbevuta di luce lunare?
Se non ci fossero, come sarebbe triste il mondo... »
Mario Rigoni Stern
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