venerdì 15 marzo 2013

Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus


"E quanto poco rimane delle persone che abbiamo incontrato o solamente sfiorato nel nostro incedere incerto del tempo fuggente come la neve di marzo.
Di quanto poco rimane traccia, e di quel poco non troviamo spesso le parole giuste per renderlo meno sfocato, e di quello che non troviamo parole, si ricorda dopo soltanto una parte. 
Mentre camminiamo nel nostro transitare verso altri lidi e altri ricordi."

Parole che raccontano storie, che rievocano un passato, episodi  forse banali, che riescono però a sconvolgere il nostro quotidiano, lasciandoci poi con l'amarezza di non essere riusciti a trasmettere agli altri qualcosa di noi che ritenevamo importante.
Che invece non è stato colto e ora giace abbandonato, dimenticato, forse per sempre.


Mi viene alla mente l'epilogo de Il nome della rosa: "Fa freddo nello scriptorium, 
il pollice mi duole. 
Lascio questa scrittura, 
non so per chi, 
non so più intorno a che cosa: 
stat rosa pristina nomine, 
nomina nuda tenemus".

La rosa che era, esiste solo nel nome, e
ora noi ne possediamo soltanto il nome nudo.
Forse, quello che inseguiamo è solamente un sogno confuso, una idealizzazione ad ogni passo sempre più lontana e sbiadita.
Ma oggi, per un istante infinito, pensa a me.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buon Compleanno, Mario

Maria