Siamo a metà di marzo e questa volta le nevicate sono state abbondanti.
Ritorniamo sul Grappa con l'idea di fare la dorsale che unisce il monte Asolone con la cima Grappa.
Saliamo sempre fino a Ponte S.Lorenzo dove seguiamo la strada per Cima Grappa fino al bivio in localita' Val dea Giara (m.1130). Parcheggiamo.
Iniziamo a salire per la strada asfaltata con poca neve e ghiacciata.
Con il sole che spesso fa capolino tra banchi di nuvole basse giungiamo in breve alla Malga Asolone (m.1418).
La neve ora e' perfetta: all'inzio compatta ma poi salendo diventa bella, soffice. A metà salita si rivedono le tracce delle motoslitte, che all'inizio malediciamo, ma dopo un po' è evidente a tutti che con questa neve soffice su cui sprofondiamo ci facilitano il passo.
Arriviamo ad un colletto intermedio (m.1473) e poi verso la cima ormai a vista.
Wow !! Che spettacolo!
Laggiu all'orizzonte, oltre la dorsale che dall'Asolone scende verso il Col della Berretta e, più sotto, la Valsugana tutte le nostre montagne innevate e cosi' vicine che sembra di toccarle.
Tentiamo di dare un nome a ciascuna vetta, cima, punta, spigolo, ma ben presto questa sfida si rivela un azzardo.
Svoltiamo a destra e ci incamminiamo lungo la traccia evidente che sale alla Cima Grappa, che ci sembra ancora così distante.
La dorsale è un continuo saliscendi che tocca diverse cime tutte intorno ai 1500 mt: Costa Sella, Monte Coston, Monte Rivon, fino ad incrociare la strada asfaltata che proveniente dal Feltrino sale al rifugio Bassano.
Un paio di sci-alpinisti stanno chiaccherando comodamente sistemati su una panchetta fatta con i loro stessi sci.
Il tempo è peggiorato ed il denso banco di nuvole basse che precede in nostro passo copre completamente alla nostra vista l'Ossario, la cima ed anche la traccia da seguire.
Facciamo una breve pausa con la speranza che la nebbia si diradi e che ci permetta di capire la direzione da seguire.
Ad un certo punto gli sciatori ci salutano e partono.
Le nuvole sembrano diradarsi ed ora la traccia lasciata da coloro che sono saliti prima di noi è evidente e ci permette di proseguire.
Saliamo con fatica perché la pendenza in questo tratto è notevole, e dopo tanta fatica e qualche piccola sosta arriviamo in vista dell'Ossario Austriaco.
Questa volta sostiamo un bel po' per goderci il tutto piu' a lungo possibile.
Non c'è nessuno attorno a noi e così restiamo ad assaporare il silenzio assoluto che ci circonda, interrotto solo dal suono leggero del vento tra le lapidi che ricordano i nomi delle cime teatro di violenti scontri e dove centinaia di migliaia di vite sono state spese per una guerra insensata.
Decidiamo di raggiungere il Rifugio Bassano, che ha un locale sempre aperto e riscaldato anche nella stagione invernale, per bere la consueta tisana allo zenzero. L'aria è pungente e il termometro all'esterno segna -12°. Dopo la pausa usciamo e risaliamo le poche decine di metri che ci separano dall'Ossario. Arrivati ci accorgiamo che il sole ha già assunto i colori caldi dei tramonti invernali. Un ultimo sguardo e poi via. La discesa e' divertente, con le ciaspe che affondano nella neve fresca.
Partenza: Baita Monte Asolone (1130 mt)
Arrivo: Cima Grappa (1780 mt)
Dislivello acc. totale: 750 mt
Distanze con altitudine: 16 km
Tempo impiegato: 4 h e 30' circa
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