Di quanto poco rimane traccia, e di quel poco non troviamo spesso le parole giuste per renderlo meno sfocato, e di quello che non troviamo parole, si ricorda dopo soltanto una parte.
Mentre camminiamo nel nostro transitare verso altri lidi e altri ricordi."
Parole che raccontano storie, che rievocano un passato, episodi forse banali, che riescono però a sconvolgere il nostro quotidiano, lasciandoci poi con l'amarezza di non essere riusciti a trasmettere agli altri qualcosa di noi che ritenevamo importante.
Che invece non è stato colto e ora giace abbandonato, dimenticato, forse per sempre.
Mi viene alla mente l'epilogo de Il nome della rosa: "Fa freddo nello scriptorium,
il pollice mi duole.
Lascio questa scrittura,
non so per chi,
non so più intorno a che cosa:
stat rosa pristina nomine,
nomina nuda tenemus".
La rosa che era, esiste solo nel nome, e
ora noi ne possediamo soltanto il nome nudo.
Forse, quello che inseguiamo è solamente un sogno confuso, una idealizzazione ad ogni passo sempre più lontana e sbiadita.
Ma oggi, per un istante infinito, pensa a me.
1 commento:
Buon Compleanno, Mario
Maria
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