lunedì 1 giugno 2020

Da Cannaregio al Castello: parte seconda

Dopo aver gustato dei cicheti impareggiabili con il salmone, la triglia e il branzino, a malincuore lasciamo La Cantina per riprendere la via che ci condurrà verso le Fondamenta Nuove. Proseguendo per la Strada Nuova in pochi minuti raggiungiamo Campo Ss. Apostoli con la Chiesa ristrutturata nel 1575.
Una tappa di passaggio per permetterci di sconfinare di poco nel percorso per andare ad ammirare la piccola, isolata chiesa nel ristretto campo di Santa Maria dei Miracoli.
Qualche foto e poi ritorniamo sui nostri passi per lasciarci alle spalle il campo Ss. Apostoli, per imboccare il campo drio la chiesa che ci porterà ad attraversare la calle denominata Vincenzo Manzini fino ad incrociare il Rio Terà Barba Frutariol.


A Venezia ogni cosa è diversa dal resto delle città ed ha un nome particolare che ne individua le caratteristiche peculiari e storiche.
Se ad esempio a Venezia vogliamo cercare una strada, troveremo solo Strada Nova, situata nel sestiere di Cannaregio, vera e propria arteria cittadina.
Con Strada Nova viene comunemente indicato il lungo percorso formato da una lunga serie di calli che va dalla ferrovia a campo Ss. Apostoli. Le altre vie a Venezia sono chiamate “Calle”, dal latino callis, che significa strada.

Mentre le “Salizade” sono le calli più importanti, e che per questo un tempo erano le uniche pavimentate con i masegni, mentre le altre erano in terra battuta.
La Fondamenta è la calle che si affaccia sull’acqua di un canale o rio.
A volte era necessario creare nuove strade per facilitare il trasporto e lo spostamento delle merci, così si arrivava all’interramento di canali, facendoli diventare “Rio Terà” (canale interrato). 
Il Rio Terà Barba Frutariol venne realizzato nel 1776 mediante l’interramento del rio omonimo.
Dopo aver attraversato il Rio Terà proseguiamo per Salizada del Spezier e passando per il Campo dei Gesuiti arriviamo alle Fondamenta Nuove che si affacciano sulla laguna settentrionale, facendoci godere della vista sulle isole di San Michele e Murano.

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